Dazi, industriali: "Ripercussioni
sul tessuto produttivo"
Parla il Presidente dell'Associazione Industriali di Cremona Maurizio Ferraroni
Dopo i nuovi dazi per il Canada, il presidente americano Donald Trump ha inviato a Bruxelles e quindi all’Unione Europea la lettera con le nuove tariffe per gli Stati membri. “A partire dal 1° agosto 2025, applicheremo all’Unione Europea una tariffa doganale del 30% sui prodotti Ue esportati negli Stati Uniti, separata da tutte le tariffe settoriali” ha scritto Trump sul suo social media Truth.
Anche l’Associazione Industriali di Cremona teme ricadute economiche derivanti dai dazi americani che scatteranno tra meno di un mese.
“Temiamo ripercussioni per il tessuto produttivo” spiega il presidente degli industriali cremonesi Maurizio Ferraroni ” I dazi hanno due effetti negativi, il primo di rendere meno competitive le nostre merci nel mercato americano, ma anche quello di spingere grandi paesi manufatturieri in primis la Cina a spingere i loro merci nel mercato europeo con forza”.
“Diventa quindi auspicabile – aggiunge Ferraroni – che l’Europa unita con forza riprenda il dialogo con il governo americano al fine di raggiungere un accordo sostenibile per le industrie europee. D’altra parte noi imprenditori abbiamo il dovere di cercare in altri paesi delle vie di sbocco per le nostre merci, solo così potremmo salvaguardare i posti di lavoro e riprendere la crescita economica che si è ormai interrotta da diversi mesi”.
Trump ha aggiunto che lunedì farà una “dichiarazione importante” sulla Russia.