L'emozione dei ragazzi della Diocesi
nella messa conclusiva del Giubileo
Si è conclusa nella mattinata di domenica 3 agosto, con la Santa Messa celebrata da Papa Leone XIV a Tor Vergata, la settimana del Giubileo dei giovani anche per i pellegrini della Diocesi di Cremona accompagnati dal vescovo Napolioni. Anche loro hanno incrociato sguardi, raccolto storie, condiviso la fatica e la meraviglia di un evento che si è fatto esperienza concreta di Chiesa universale.
E, infine, si sono trovati a convivere, uno accanto all’altro, a Tor Vergata, dove oltre un milione di ragazzi si sono uniti in un’unica attesa condivisa: l’incontro con Papa Leone XIV nella veglia, al suo primo incontro con i giovani del mondo, in quello stesso luogo che venticinque anni fa aveva ospitato la veglia del Giubileo del 2000 con S.Giovanni Paolo II.
Alle ore 9.00 Papa Leone XIV ha presieduto la Santa Messa conclusiva del Giubileo dei Giovani. Nel cuore di una spianata gremita il Papa ha scelto un’immagine semplice e potente per rivolgersi ai giovani: quella dell’erba di un prato. “Non è bellissimo un prato in fiore?”, ha domandato, ricordando che, proprio come quei fili d’erba fragili ma vitali, anche noi siamo vulnerabili, ma capaci di rinascere nel dono e nell’amore. “Noi pure, cari amici, siamo fatti così: siamo fatti per questo. Non per una vita dove tutto è scontato e fermo, ma per un’esistenza che si rigenera costantemente nel dono, nell’amore”.
Terminata la celebrazione, il grande “esodo”: un lento, colorato e paziente ritorno verso le stazioni della metropolitana, tra file interminabili, canti improvvisati e sorrisi stanchi. Anche il viaggio del ritorno ha avuto il sapore del pellegrinaggio.
“La chiesa si fida dei giovani e i giovani si fidano della Chiesa” – ha commentato don Francesco Fontana, il direttore della Federazione Oratori Cremonesi che ha organizzato e accompagnato i gruppi diocesani. “La Chiesa si fida dei giovani: tanto che a loro, attraverso le parole di papa Leone, ha affidato la missione decisiva di portare pace e speranza al mondo. E le missioni importanti si affidano alle persone di cui ci si fida”.
Una fiducia che i giovani hanno sentito riversando nelle strade della Capitale e sulla grande spianata di Tor Vergata tutto il loro entusiasmo e tutto il loro desiderio di unità , di pace, di felicità. Quella felicità di cui Papa Leone e i giovani di tutto il mondo hanno gridato il nome.
(Fonte: TeleRadio Cremona Cittanova)