Cronaca

Sciopero per Gaza, Cgil e pacifisti
per chiedere lo stop al massacro

Anche il mondo del lavoro, oltre alla società civile che da mesi sta dando vita a flash mob e presidi, chiede lo stop alla guerra a Gaza e un cambio di rotta dei Paesi occidentali finora indifferenti alle sorti della Palestina. In tanti hanno risposto all’appello della Cgil nazionale che ha indetto per venerdì uno sciopero di 4 ore, nel settore privato e senza penalizzazioni nei servizi pubblici per esercitare una forza d’urto nei confronti del Governo affinché faccia il possibile per fermare la guerra e sostenere chi sta portando aiuti umanitari nella Striscia.

In piazza Stradivari venerdì pomeriggio, la manifestazione provinciale, con tante bandiere rosse delle varie categorie Cgil, bandiere arcobaleno e della Palestina, oltre a singoli esponenti del Pd, di Avs e di Alternativa Comunista.

A parlare delle motivazioni, Maria Teresa Perin, membro di segreteria Cgil e la segretaria generale Elena Curci che ha sottolineato la necessità di porre fine al genocidio a Gaza e agli accordi militari tra Italia e Israele. La mobilitazione dal basso vuole servire da stimolo “ad un governo silente nei confronti della tragedia palestinese”.

“Non possiamo stare in silenzio – le sue parole –  dobbiamo dire basta. Si sta deportando un popolo, stanno morendo bambini donne e anziani. Non stanno distruggendo Hamas, stanno distruggendo un popolo”. Per Perin, “ é impossibile oggi chiudere gi occhi e voltarsi dall’altra parte. Dobbiamo avere un rigurgito davanti a un popolo che stanno sterminando sotto gli occhi di una umanità che, se non è connivente, tace”.

Tante le figure dell’associazionismo cremonese presenti, da quello cattolico a quello ambientalista: hanno dato la loro adesione, tra gli altri, ARCI, Acli provinciali, ANPI, Tavola della pace di Cremona e di Oglio Po, Associazione 25 APRILE, Stati generali Clima Ambiente Salute, Movimento Federalista Europeo, Associazione Sinistra Futura, Pax Christi Cremona. A rappresentare il loro pensiero, Marco Pezzoni; la richiesta: un cessate il fuoco immediato, il rispetto del diritto internazionale e la tutela dei diritti umani.

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