Sport

Gentili: "Che emozione!"
Bissolati pronta a festeggiarlo

Da sinistra: Luca Chiumento, Luca Rambaldi, il cremonese Giacomo Gentili e Andrea Panizza con la medaglia d'oro mondiale (foto canottaggio.org)

Dopo la premiazione e l’inno nazionale cantato a squarciagola, Giacomo Gentili si è presentato con la medaglia al collo e la voce ancora piena di emozione. Nell’intervista raccolta dall’ufficio stampa federale, il capovoga azzurro ha raccontato così la sua gara e le sensazioni dell’oro mondiale: “Ancora devo capire, perché io sono uno che capisce sempre dopo. Siamo diventati campioni del mondo e dirlo mi fa sempre emozionare. Sono contento che dopo sette anni siamo riusciti a ritornare sul primo gradino del podio mondiale, però non c’è da dimenticare che per sette anni noi siamo stati sempre su questo podio, tra secondi e terzi posti. Vedo che l’Italia è giovane in tutti gli sport e sta facendo grandi cose, dal nuoto prima all’atletica. Mi piace questa forza degli altri miei colleghi, mi ha dato la carica: come Martinenghi, come Furlani, sono persone che hanno fatto con me le Olimpiadi e vederle mi ha dato la carica. Io non mi sentivo da meno e non dovevamo essere da meno”.

Da capovoga Gentili ha guidato ancora una volta il ritmo del suo equipaggio: “Fredda, l’ho vissuta fredda. Dicono ormai che è l’esperienza, perché da sette anni faccio questo compito e dici ormai sei abituato. Però mi dà sempre più coscienza di quello che posso essere, ma ogni volta è sempre nuova. Appena la luce diventa verde, mi trasformo in iceman“.

Infine le dediche: “Le dediche sono tante. Le persone che ci sono state vicino lo sanno. Io sono uno che per le dediche le fa già prima di partire, perché questo è solo la ciliegina della torta. Ma chi c’è veramente vicino, chi ci accompagna nel percorso lo sa e non serve che dica i nomi”.

Dal presidente della Canottieri Bissolati Maurilio Segalini è arrivato un messaggio di orgoglio e affetto: “Mi aveva confidato di essere in forma prima di partire. Che soddisfazione per la Bissolati. Al di là del doppio tesseramento, Jack è uno di noi da quando aveva due anni: con la sua famiglia fino a vent’anni era sempre con noi e quindi è uno della famiglia. Abbiamo appena brindato alla vittoria, gli ho già mandato un messaggio che avverta quando ritorna perché la Bissolati è pronta a far festa con lui“.
Cristina Coppola

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