La Juvi lotta ma non basta,
Scafati vince grazie a Mascolo
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Ancora una volta un quarto periodo amaro per la Juvi, che nonostante l’assenza di capitan Panni, per un problema a una caviglia, e con un Allen che si infortuna a inizio gara, per 30’ tiene testa alla Givova Scafati, ma nel finale è costretta a soccombere davanti alle giocate di Walker e Mascolo. Oroamaranto generosi, ma il cinismo e il talento dei padroni di casa, alla quinta vittoria nelle ultime sei, fanno la differenza e finisce 81 a 72 per Scafati.
Stavolta Bechi lancia subito Kadeem Allen in quintetto e l’americano dalla lunetta gli regala i primi punti della partita. Tuttavia, per vedere il primo canestro dal campo juvino servono quasi tre giri di lancette ed è Allinei a muovere la retina dalla lunga. Nel mentre, per fortuna gigliata, a parte un paio di soluzioni personali di Walker, anche l’attacco locale fatica a ingranare e al giro di boa del periodo il tabellone recita 9-8 Juvi. Iannuzzi è molto cercato dai compagni e accende il duello tra ex con Bortolin che nel frattempo si mangia un rigore, gli oroamaranto provano a metterci una pezza ancora con Allinei dai 6,75, ma a dare un guizzo all’attacco juvino è l’ingresso di Vecchiola, che ne griffa 5 in fila per il +3 Juvi, prima che Terry Allen risponda in fotocopia fissando il 19-17 Scafati al primo riposo.
I gigliati tornano in campo con un piglio – almeno offensivamente – diverso e Barbante e Garrett muovono subito il tabellino. Walker non sta a guardare e tiene davanti i suoi, ma prima Del Cadia fa la voce grossa sotto canestro con 4 punti filati, poi Garrett si fa trovare pronto dall’arco in transizione ed ecco servito il 7-1 Juvi che vale il +3 e che costringe Vitucci al timeout al 14’. La chiacchierata risveglia Mascolo, che prima spara la tripla e poi va in avvicinamento per rimettere in carreggiata la Givova. Garrett batte nuovamente un colpo dalla lunga, ma Walker è imprendibile per gli esterni juvini e insieme a Pullazi e Terry Allen confeziona il parziale di 9-2 che manda tutti negli spogliatoi sul 41-35 Scafati.
È un’altra Juvi quella che approccia il secondo tempo: Allinei e Garrett si prendono l’attacco sulle spalle, mentre l’intera squadra riprende a ringhiare difensivamente spegnendo le bocche da fuoco locali. In 5’ i gigliati concedono la miseria di 2 punti alla Givova, raggiunta e sorpassata sul 45-43 di metà terzo quarto, e coach Vitucci non può far altro che fermare la gara.
La partita si fa divertente e combattuta, con gli oroamaranto ad attaccare con efficacia in avvicinamento e i padroni di casa a scaldare la mano dalla lunga distanza. Servono quattro bombe in fila (2 dell’ex Vanoli Caroti) a Scafati per tamponare l’ottimo terzo quarto della Juvi, che chiude dietro di una sola lunghezza (57-56) e che promette battaglia negli ultimi 10’.
Purtroppo per Bechi, ci pensa Chiera a scombinare i piani juvini in avvio di quarto periodo: 5 in fila in aggiunta al libero di Italiano e immediato -7 per gli oroamaranto, che dopo un paio di giri di lancette ci parlano immediatamente sopra. Scelta azzeccata, dato che un’altra tripla di Garrett e il viaggio in lunetta di Barbante ridanno subito linfa alla Juvi, che deve poi però digerire un’ulteriore bomba di Chiera, prima della quinta di serata di un caldissimo Garrett per il -2 (66-64) al 34’.
Scafati si rifugia allora dai propri big: Mascolo va in penetrazione e lucra punti e viaggi in lunetta, Walker ancora una volta punge dalla lunga e in un amen la Givova torna a +10 (74-64) con 3’30’’ da giocare. E’ virtualmente la giocata che chiude la partita: Vecchiola ci prova con la tripla e il viaggio in lunetta, ma ancora una volta Mascolo è chirurgico nello spegnere ogni velleità della Juvi, che non riesce ad andare oltre al -9 finale.
Mvp in coabitazione Mascolo e Walker: l’ex Virtus sigilla il successo campano griffando 10 dei propri 16 punti nell’ultimo quarto aggiungendo anche 6 assist, mentre la guardia americana si conferma scorer di livello con 21 piunti cui aggiunge 7 rimbalzi. Alla Juvi non bastano i 25 con 5/7 da tre del redivivo Garrett, in doppia cifra anche Vecchiola (12) e Allinei (10).
Alberto Guarneri