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Sacchetti: 'Johnson-Odom? E' di ferro, voleva subito tornare ad allenarsi'

foto Sessa

Intervista a coach Meo Sacchetti, in vista del delicato match di domenica al PalaRadi contro The Flexx Pistoia.

Coach, domenica giocate contro la The Flexx Pistoia, che viene da due vittorie; che tipo di partita si aspetta? Quali sono secondo lei pregi e difetti della squadra toscana?
Giochiamo con la prima in classifica, loro hanno vinto le prime due gare, mentre noi arriviamo da due sconfitte, sicuramente dovremo mettere più rabbia in campo in questa gara, poiché giochiamo davanti al nostro pubblico.
Di solito non dico i difetti, ma bensì i pregi di una squadra: giocano molto con lo spirito del loro allenatore, hanno un playmaker che il coach conosce molto bene e che è migliorato molto. Hanno un terminale come McGee, che gli da molta pericolosità ed ha preso dei ragazzi giovani che la gente di Cremona conosce, come Mian e Gaspardo, che stanno avendo molto spazio. Perciò è una squadra che fa della transizione un suo punto di forza e che ha giocatori molto pericolosi sugli esterni.

Può farci un veloce punto della situazione della sua squadra, sia a livello fisico che mentale; le sconfitte delle prime due partite del campionato hanno influito sul morale dei suoi giocatori? Si aspetta una reazione di carattere da parte dei suoi ragazzi?
Sicuramente perdere le prime due partite non è stato un piacere, ma soprattutto nella partita contro Cantù, mi aspettavo un approccio diverso; Cantù non era la squadra incontrata in pre campionato, ma è una squadra che ha inserito cinque nuovi giocatori ed un giocatore della nazionale è diventata una squadra di livello diverso.
Siamo consapevoli di cosa abbiamo fatto di male, ma anche di quel poco di bene fatto ed allo stesso tempo dobbiamo migliorare su tutti gli aspetti, coinvolgendo molto di più i nostri giocatori stranieri, abbiamo avuto delle buone risposte dai nostri giocatori italiani. Questa è la strada da seguire giocando con un’altro sentimento e specialmente in casa avere un atteggiamento più battagliero di quello fatto vedere a Cantù a sprazzi.
Da quando si è appresa la notizia del ripescaggio, dice che l’obbiettivo è la salvezza. Pensa invece che l’ambiente possa in qualche modo essersi creato delle aspettative maggiori?
Stiamo parlando solo dopo due gare ed è un po’ presto, l’importante è che l’ambiente abbia delle aspettative e spinga anche noi ad averne di più alte; io devo guardare dall’altra parte e devo sapere che noi abbiamo da migliorare per raggiungere il nostro obbiettivo principale. E’ una questione di step, la salvezza per una squadra come la nostra, che era nata per fare la Lega due, ma aggiustata in corsa, resta il nostro obbiettivo ed è giusto che il nostro pubblico abbia delle aspettative. In una piazza come Cremona, il pubblico segue molto l’atteggiamento della squadra, in quanto penso che sia una cosa importante al di là del giocar bene o del giocar male, perché si può giocare anche male, avere l’atteggiamento giusto da trasmettere al nostro pubblico.
Ultima domanda, in settimana Johnson-Odom ha vissuto una brutta esperienza, può esprimerci un suo pensiero al riguardo e raccontarci come sta il ragazzo in questo momento dal punto di vista psico-fisico? Sarà pronto per giocare domenica?  Sicuramente è una cosa che non ci si aspetta, anche perché sappiamo che qualità fisiche ha Johnson-Odom; è stato vittima di un agguato che sicuramente lo ha un po’ toccato sotto l’aspetto fisico, ha dei problemi fisici ma DJ è di ferro, abbiamo dovuto tenerlo fermo due/tre giorni, lui voleva già iniziare, adesso è tornato ad allenarsi e penso sarà della partita. Speriamo di avere anche Milbourne, che ha avuto qualche problemino alla schiena ma da oggi torneremo a valutare anche lui.

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