Via Goito: progetto esecutivo in dirittura d'arrivo, poi concorso di idee
La prossima settimana dovrebbe essere quella buona per la redazione del progetto esecutivo per la sistemazione di via Goito, dopodichè potrà essere indetta la gara per restituire alla città una piazza pubblica. E’ uno degli interventi previsti nel piano delle opere pubbliche di quest’anno, uno dei primi che vedrà la realizzazione, anche per i costi contenuti. Come spiega il direttore dei lavori Pubblici Marco Pagliarini, si tratterà infatti di un intervento minimo e tale da potere rendere fruibile l’area in breve tempo: sgombero delle erbe infestanti, rimozione palizzata, livellamento del terreno, in parte con rifacimento fognature. La pavimentazione sarà in parte di pregio e in parte no e per quanto riguarda l’arredo saranno riutilizzati materiali già disponibili, oltre a nuove panchine. Solo in un secondo momento verrà indetto un concorso di idee per le rifiniture, alcune delle quali riguarderanno il completamento estetico della parete verso galleria Kennedy che si presenta particolarmente spoglia. Vincolata alla Soprintendenza è invece quella di palazzo Aschieri, sistemata dopo anni di battaglie da parte della proprietà che era stata pesantemente danneggiata dalla demolizione del Supercinema.
Il Comune vede nello spiazzo di via Goito un luogo di aggregazione anche in funzione del polo culturale che sta sorgendo nell’ex museo Stradivariano, in via Palestro. Un intervento preventivato in 100mila euro, quello di via Goito, una cifra minima rispetto ad un piano opere pubbliche che nel triennio 2018-2020 è quantificato in 53 milioni di euro: il grosso (oltre 20 milioni) destinato al patrimonio edilizio; e poi 13 milioni per mobilità e infrastrutture, 7.149.000 per la rigenerazione urbana, 4.400.000 per l’edilizia scolastica. Limitandoci al 2018, il piano degli investimenti prevede 20,6 milioni di euro, di cui quasi la metà sul patrimonio edilizio. Per 10milioni 400mila euro i fondi proverranno da contributi di privati o scomputo oneri urbanistici; seguono, come forme di finanziamento, contributi regionali per 2,5 milioni, contributi statali per 1,5 e mutui per 2,6 milioni. Dalle alienazioni provengono un milione e100mila ero: una cifra cospicua, segno che negli ultimi anni qualcosa si è mosso sul fronte del patrimonio comunale da lungo tempo in cerca di acquirente. Come ha spiegato in Commissione Bilancio il dirigente al Patrimonio Lamberto Ghilardi, il piano delle alienazioni si è finalmente ‘asciugato’ e ridotto in consistenza, l’ultima cessione in ordine di tempo è stata l’area di via Mantova poco prima del casello autostradale, ceduta ad Aem come futura area di smistamento merci. Restano però alcuni immobili pesanti da tutti i punti di vista, per cui non si vede nemmeno l’ombra di un acquirente: in particolare l’area del vecchio ospedale e del S. Francesco tra piazza Giovanni XXIII e via Radaelli.
G.Biagi