Cronaca

Corpus Domini, ripulitura chiostri in attesa del via libera della Soprintendenza

Foto dalle pagine Fb di Cremona Ancor e Cremona Rinascimento

Qualche pratica burocratica (il  via libera da parte della Soprintendenza) e poi potrà iniziare l’operazione di ripulitura dei chiostri dell’ex monastero del Corpus Domini, su cui da tempo si sta muovendo un gruppo di entusiasti volontari. Dopo la firma della convenzione, la scorsa estate, con il Comune per poter accedere agli spazi tra via Chiara Novella e via Bissolati, l’associazione Cremona Rinascimento è in attesa delle autorizzazioni finali per poter entrare nell’ex convento a cui si accede dall’ex officina Ravelli, (già chiesa del Corpus Domini) utilizzati nei decenni per gli usi più disparati fino a quando il Comune li acquisì dal Demanio. Da allora, solo erbe infestanti, rampicanti e arbusti, cresciuti senza controllo, che hanno invaso anche gli spazi interni agli edifici oltre ad avere reso quasi inaccessibili i chiostri. Due, quelli su cui interverranno i volontari coordinati da Angelo Garioni, l’architetto responsabile della convenzione col Comune e vicepresidente di ‘Cremona Rinascimento’ (presidente è Daniele Disingrini): il chiostro principale, dove sono cresciute alcune robinie, in parte già tagliate negli scorsi anni, e quello secondario, dove sarà necessario rimuovere un bagolario, due fichi e arbusti vari. Per queste operazioni più impegnative sarà necessario l’intervento meccanico e a questo scopo è stato contattato il gruppo di protezione civile l’Atlante, specializzata nel recupero dei beni culturali, ma saranno valorizzate anche tutte le competenze specifiche dei volontari. Ma il giro delle collaborazioni potrebbe ampliarsi: ad esempio al gruppo di Cremona Sotterranea con cui Garioni ha preso contatti per valutare la possibilità di esplorare una cantina. Anche gli studenti del corso di architettura del liceo Artistico saranno coinvolti nell’ambito dell’alternanza scuola lavoro.

“I tempi si sono un po’ dilatati rispetto all’idea originaria – spiega Garioni – Inizialmente si era richiesto un semplice nulla osta alla Soprintendenza per iniziare i lavori, ma successivamente si è optato per la redazione di un progetto vero e proprio, che ho inoltrato all’inizio dell’anno. Entro un paio di mesi dovremo avere in mano l’autorizzazione e quindi cominciare i lavori”. Dopo la pulitura dei due chiostri, l’intervento dovrebbe ampliarsi anche il sagrato della chiesa del Corpus Domini, attualmente  visibile dall’oratorio di S.Ilario. Gli spazi all’aperto che verranno ricavati dall’operazione, se tutto filerà liscio, faranno da cornice ad uno o più eventi del Porte Aperte Festival la prossima estate: luoghi di lettura carichi di storia, con  l’auspicio che il recupero di questi spazi all’aperto, sconosciuti alla maggior parte dei cremonesi, possa essere il primo passo verso una più completa fruizione di tutto il complesso degli ex monasteri.

G.Biagi

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