Cronaca

Maschio Fienagione conferma che lascerà l'area ex Feraboli: tempi più stretti per trattativa

Lo sciopero dello scorso 9 novembre

Maschio Fienagione (ex Feraboli) conferma la volontà di abbandonare il sito produttivo di Cremona. La conferma arriva con un comunicato stampa, a due giorni dalla commissione comunale in cui vicesindaco Maura Ruggeri e Assessore all’Area Vasta Andrea Virgilio avevano confermato la volontà di percorrere strade alternative al cambio di destinazione dell’area (da produttiva a commerciale), tentando ad esempio quella dell’accordo di programma su base regionale.

“Nel nuovo piano industriale 2019-2022 del Gruppo Maschio Gaspardo – afferma l’azienda con base in provincia di Padova – è previsto il trasferimento, in data non ancora definita, dello stabilimento produttivo di Maschio Fienagione Spa sito a Cremona in via Bredina 6, in una nuova sede produttiva sempre nella provincia di Cremona; procedura comunque già avviata da tempo con le autorità, stante l’impossibilità di investire ulteriormente adeguando l’attuale sede ex Feraboli.
La situazione aziendale è stata esposta con chiarezza e trasparenza sia alle OO.SS. che alle autorità comunali. Tale fase di stallo non può protrarsi ancora a lungo a causa dell’imminente scadenza dell’iter delle procedure autorizzatorie e negoziali.
Sotto il profilo occupazionale, su cui incidono gli effetti dell’efficientamento produttivo e delle innovazioni di processo sui quali l’azienda intende investire successivamente al trasferimento, oltre all’utilizzo degli strumenti previsti dalla legislazione vigente, è stato richiesto al comune il cambiamento di destinazione dell’area anche con la finalità di generare politiche attive del lavoro.
La direzione aziendale ha dimostrato e dimostra la volontà e la massima disponibilità a gestire gli esuberi in modo da ridurre al minimo l’impatto sui lavoratori.
Il Gruppo nonostante gli ostacoli e le difficoltà che sta incontrando nella ricerca di soluzioni di buon senso condivise per lo stabilimento ex Feraboli, è fiducioso di poter intraprendere un percorso virtuoso: l’intenzione infatti è quella di investire e rafforzare l’azienda nell’ottica di sviluppo sempre che si concretizzino al più presto i passi indispensabili alla riconversione del sito”. g.biagi

 

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