Cronaca

Indagine sul doping, domani l'interrogatorio del poliziotto arrestato

Nella foto, l'agente Catapano

Le accuse contestate sono di commercializzazione di sostanze dopanti e detenzione finalizzata allo spaccio di farmaci a base di nandrolone, considerato uno steroide anabolizzante ed inserito dal 2010 nelle tabelle delle sostanze stupefacenti e psicotrope. Agli arresti domiciliari sono finiti Vincenzo Catapano, 47 anni, poliziotto in forza alla sala operativa della Questura di Cremona, e altri due italiani di 29 e 32 anni. Martedì mattina gli agenti della sezione antidroga della squadra mobile hanno dato esecuzione all’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari a carico dei tre. L’indagine, denominata ‘Good Drugs’, è nata almeno un anno fa ed è stata coordinata dal pm Carlotta Bernardini, che nel frattempo ha lasciato la procura di Cremona. Sui particolari che hanno portato ai tre arresti (nella mattinata di oggi la Questura ha diffuso uno scarno comunicato) vige ancora il massimo riserbo. “L’attività d’indagine”, si legge nella nota, “ha consentito di far luce su di uno smercio di sostanze dopanti che vede gravemente indiziati i tre indagati ai quali viene contestata la commercializzazione di alcune delle sostanze il cui impiego è considerato doping e la detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio, poiché alcuni dei farmaci sequestrati sono a base di nandrolone”. Domani Vincenzo Catapano verrà interrogato dal gip Elisa Mombelli, il magistrato che ha emesso le ordinanze della misura cautelare degli arresti domiciliari. Il poliziotto, residente a Cremona, ha lavorato sia come agente della squadra volante che nella sala operativa. In passato aveva chiesto ed ottenuto il trasferimento a Napoli, dove era stato per circa un anno, poi è rientrato a Cremona dove è tornato a svolgere servizio soprattutto in sala operativa.

Sara Pizzorni

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