Cronaca

'Poche corsie per il nuoto libero, ce ne siamo dovute andare'

“Siamo andate via, c’erano già quattro persone nelle corsie per il nuoto libero”. E’ la segnalazione telefonica di due nuotatrici che questa mattina, 28 dicembre, hanno fatto dietro front alla piscina comunale,  riscontrando che le poche corsie a loro disposizione erano già sature. La corsia del ‘nuoto lento’, in particolare, era inaccessibile, e non avevano tempo per aspettare che si liberasse. Una situazione che si è già presentata altre volte, a causa dei numerosi corsi di nuoto che tengono occupati gli spazi acqua.

Le acque intorno alla piscina non si sono calmate, dopo la tempestosa riunione della commissione vigilanza di fine novembre a cui ha fatto seguito un assemblea inetta dal gestore Sport Management lo scorso 22 dicembre, a cui però non si è presentato nessun utente.  Proprio a seguito di quell’assemblea, scrive una delle utenti del nuoto libero, Matilde Potenza: “Vorrei precisare che l’assoluta mancanza di presenza dell’utenza al confronto pubblico dovrebbe rappresentare un chiaro e triste campanello d’allarme.
I vari motivi di lamentela ed i diversi quesiti sono già stati espressi in sede della Commissione di vigilanza il mese scorso ed in precedenza ancora all’assessore Platè e alla dott.ssa Secchi. A tutt’oggi, l’amministrazione non ha ancora fornito alcuna risposta.
Gioire di un badge risarcito? Il badge come nostra tutela quando dalle 6.30 alle 8.00 non esiste alcuna guardiania dell’impianto?
Un badge che tutto d’un tratto, e’ diventato un optional per saltare le “code” per accedere all’impianto?
Gioire del rimborso di una quota associativa (forse d’iscrizione o assicurazione!) “obbligatoria” per certi abbonamenti?
Da una Convenzione che dovrebbe essere applicata e rispettata in ogni sua parte, dovremmo accettare i compromessi?

L’incontro del 22 dicembre non era deserto perché i problemi sono stati risolti. Direi piuttosto che lo scontento generale sta aumentando. Perché presenziare ad un incontro per insistere su domande già fatte tempo fa e alle quali  siamo ancora in attesa di risposta? Una replica? Una farsa? Forse una semplice perdita di tempo. Ecco il motivo dell’assenteismo”.

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