Sindaco-Asst: 'Delibera Utin sia sospesa'. Baroni: 'Serve pressione dai Comuni'
In attesa dell’incontro di dopodomani 12 dicembre con l’assessore regionale Giulio Gallera convocato in Provincia dal presidente Mirko Signoroni, oggi il sindaco Galimberti ha incontrato il direttore generale dell’Asst Giuseppe Rossi, dove ha parlato del ridimensionamento Utin, ma anche di personale, servizi e sviluppo dell’ospedale in generale.
“Chiederemo all’Assessore regionale afferma Galimberti in un post su facebook – se la delibera regionale possa essere sospesa e chiederemo con forza di lavorare per una nuova delibera sui criteri della subintensiva che al momento non è regolamentata per legge, pensandoli a favore di bambini, famiglie, servizi importanti e territorio.
Abbiamo parlato anche della riorganizzazione interna dell’ospedale e delle linee guida per i piani strategici della sanità in Lombardia e anche a Cremona (non ancora uscite da parte di Regione Lombardia e le attendiamo). Su tutto questo abbiamo chiesto un approfondimento continuo e anche una condivisione maggiore con noi e con i cittadini con momenti di confronto costanti a partire dall’inizio del 2020 per portare le istanze del territorio nella definizione dello sviluppo del nostro ospedale, che va fatto crescere e reso efficiente al servizio di tutti.
Con l’ospedale e con la Regione che ha voce in capitolo su questo tema vogliamo continuare a lavorare perché i cambiamenti non siano svuotamenti calati dall’alto senza coinvolgere il territorio ma occasioni di sviluppo e di rilancio”.
Che il confronto con Gallera sia all’insegna della concretezza lo chiede il sindaco di Crotta d’Adda Sebastiano Baroni: “In vista dell’incontro è opportuno preparare, con l’aiuto del prof. Poggiani, un documento con precise richieste scritte da consegnare all’assessore, così da evitare discorsi generici, promesse fumose, buone intenzioni, magari con l’intento di lasciare che il tempo spenga la protesta. E alle richieste contenute in questo documento l’assessore dovrà dare precise e puntuali risposte.
Propongo altresì che questo documento sia inviato al presidente della Provincia Signoroni, al sindaco di Cremona, ai sindaci dell’area cremonese i cui cittadini si rivolgono all’ospedale di Cremona, affinché sia approvato sotto forma di Ordine del Giorno dalle rispettive assemblee che lo invieranno in Regione e ai nostri Consiglieri regionali.
Cittadini e Istituzioni uniti per un obiettivo comune.
La difesa della vita di un neonato, costi quel che costi, evitando che siano i tecnici a decidere, segnando così l’inefficacia, l’inutilità, l’insipienza della politica”