Cronaca

Gallera: 'Mai imposto alle Rsa di accettare malati Covid. Su di noi attacchi inaccettabili'

E’ salito di 27 unità, raggiungendo quota 4.26o, il totale dei contagiati da Coronavirus in provincia di Cremona, mentre in Regione i casi sono 51.534, +1079 rispetto a ieri. Oggi i tamponi processati sono stati meno di quelli di domenica: 5.500.  Calano anche i ricoverati: 11.914, meno 95 da ieri. Nelle terapie intensive – ha spiegato oggi l’assessore al Welfare Gallera – c’è una pressione leggermente inferiore e questo ci rincuora; mentre ancora molto alto è il numero dei decessi, +297 persone, ma confidiamo che nei prossimi giorni possa ridursi un po’”.  Siamo in un “lento ma costante miglioramento, oggi anche su Milano ci sono dati confortanti. Ma non possiamo in alcun modo abbassare la guardia. Prepariamoci a una bella Pasqua, diversa dalle altre, godiamoci la nostra famiglia, con un buon pranzo cucinato in casa”.

Gallera ha poi risposto alle critiche mosse (da ultimo dalla Federazione regionale degli ordini dei Medici) alla medicina territoriale (medici di medicina generale): “Siamo consapevoli – ha detto – che la medicina del territorio ha fatto quello che poteva, ma teniamo conto che in pochissimi giorni siamo passati da o a 8000 positivi e quasi tutte le nostre terapie intensive occupate.

“La medicina del territorio ha fatto tutto a mani nude, con poche mascherine. Nelle aree più esposte, ad esempio, Brescia, Bergamo, Cremona dove arrivavano dalle 100 alle 150 persone al pronto soccorso e tantissimi necessitavano di intervento immediato, il nostro obiettivo primario è stato di rendere disponibili i posti in quegli ospedali. Qualcuno oggi guarda con distacco e con l’indice puntato a quello che abbiamo fatto, ma si è trattato di un dramma che noi abbiamo affrontato con l’obiettivo di liberare posti e di salvare delle vite. Abbiamo così cominciato a spostare pazienti e con la delibera dell’8 marzo abbiamo anche chiesto alle rsa di dare disponibilità di spazi, a titolo assolutamente volontario e solo se in possesso di determinate condizioni: ossia strutture autonome, fisicamente indipendenti senza alcuna possibilità di contatto con i pazienti ricoverati e anche autonome dal punto di vista organizzativo.  Qualcuno l’ha fatto, in numero ristretto, e questo ha permesso di salvare vite”.

Quindi, l’attacco ai detrattori: “Sui giornali leggo accuse che sono il contrario di quello che abbiamo fatto: è una cosa grave, triste e inaccettabile per chi come noi ha messo in campo tutte le misure che poteva. Mai abbiamo imposto né chiesto alle Rsa di mettere i Covid positivi insieme agli anziani. Chi dice questo fa un atto ignobile e vergognoso”. Annunciato anche il possibile ricorso a vie legali. g.b.

I CONTAGIATI IN LOMBARDIA

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