Asst Cremona: oltre 100 i donatori Avis alla raccolta di plasma iperimmune
Lunedì 6 luglio è iniziata la raccolta di plasma iperimmune su base volontaria dei donatori aderenti ad Avis, e sono già oltre 100 le persone che hanno accettato di sottoporsi allo screening per la ricerca di anticorpi. “Ci aspettavamo che nel nostro territorio così duramente colpito ci fosse una grande sensibilità, ma i numeri hanno superato ogni nostra più rosea prospettiva” afferma Massimo Crotti Direttore del Centro Trasfusionale dell’Ospedale di Cremona (sede del Centro Lavorazione Validazione dei campioni di plasma per tutto il Dipartimento Cremona – Mantova). Ancora una volta si conferma lo storico spirito altruista dei donatori Avis del territorio cremonese.
In occasione della donazione viene richiesta la disponibilità ad entrare nel programma, ma frequentemente sono gli stessi donatori a chiederlo. Durante la donazione verrà prelevato un campione di sangue per il test sierologico e contestualmente verrà eseguito un tampone nasofaringeo. Se il test risulterà positivo e il tampone negativo, il donatore verrà ricontattato per effettuare entro 15 giorni la donazione di plasma. Il plasma iperimmune potrà essere utilizzato, nel breve periodo, per la cura dei pazienti Covid-19 e nel medio-lungo periodo per ottenere prodotti farmaceutici per la cura del COVID-19. Crotti precisa: “Ricordo che, affinchè il plasma possa essere ritenuto efficace per il trattamento, deve contenere un numero adeguato di anticorpi” “ siamo ancora in attesa di questi risultati quindi non sappiamo quante tra le persone selezionate potranno essere idonee.
Secondo le linee guida finte all’inizio della campagna, il donatore che aderisce effettuerà prelievo per ricerca anticorpi anti sars-cov-2 contestualmente alla donazione programmata e successivamente il tampone nasofaringeo (stesso giorno). In caso di anticorpi presenti e tampone negativo il donatore deve essere disponibile ad effettuare almeno una donazione di plasma iperimmune entro 30 giorni dall’esecuzione del test. In tal caso il donatore sarà ricontattato. Se invece il tampone è positivo il donatore non è idoneo e scatta la comunicazione all’ATS con quarantena obbligatoria. Se gli anticorpi sono assenti il donatore prosegue con le donazioni abituali. L’esito dei test effettuati sarà fornito alle AVIS comunali di pertinenza.