Politica

Elezioni consiglio provinciale, test
di unità per i sindaci del centrodestra

L'attuale consiglio provinciale in carica dal 2018

Una o due liste di centrodestra alle prossime elezioni per il consiglio provinciale? Tre anni fa per l’elezione del presidente, un gruppo di amministratori di Forza Italia legati all’ex coordinatore Mino Jotta e a Fabio Bertusi si sganciò dal coordinamento retto da Massimiliano Salini per allearsi con il Pd e venne così eletto Paolo Signoroni. La frattura con quel gruppo di sindaci non si è mai ricomposta, ma solo la Lega si scontrò a muso duro contro l’elezione del sindaco di Dovera, a colpi di ricorsi al Tar e alla magistratura ordinaria. Non lo fecero né gli alleati di Forza Italia né di FdI, né l’Udc.
 Per il coordinatore provinciale di FI e sindaco di Soncino Gabriele Gallina, il problema di una ricomposizione del centrodestra non sembra neppure porsi: “La Lega fece ricorso alle modalità di quelle elezioni contro il centrosinistra, ed è andata come andata”, afferma. Ma non credo che ci sia da ricomporre niente, il centrodestra è già ricomposto, non ha bisogno di nient’altro. Ci sono dei sindaci che lavorano col centrosinistra; se non vorranno più farlo basta che ritornino nell’alveo del centrodestra, noi non abbiamo nessun problema particolare”.

Difficile che il voto possa rivoluzionare l’assetto politico del Consiglio, oggi equamente suddiviso tra centrodestra e centrosinistra, nonostante le consultazioni alle ultime Comunali abbia ridato Rivolta d’Adda alla destra: “Dobbiamo essere franchi e anche seri – afferma Gallina –  difficilmente riusciremo ad ottenere 7 consiglieri su 5; il nostro obiettivo è far eleggere 6 consiglieri, è su quello che stiamo lavorando e siamo sicuramente vicini”.

Nelle liste che dovranno essere consegnate in prefettura tra 27 e 28 novembre, non è previsto un capolista, ma semplicemente una serie di nomi di consiglieri e sindaci sullo stesso livello.

“Per quanto mi riguarda – dice il sindaco di Soncino – sono molto orgoglioso di aver fatto il consigliere provinciale in passato con il vecchio ordinamento, quella era la modalità giusta. Mi auguro che si ritorni ancora a una elezione diretta, farla come avviene ora, con elezioni di secondo livello non va assolutamente bene né per i cittadini né per i consiglieri.

“Di certo non ho una aspirazione particolare in questa corsa elettorale, ma come coordinatore provinciale e sindaco mi metterò a disposizione come tutti gli amministratori del centrodestra. Stiamo lavorando per individuare le migliori competenze possibili da mettere in campo, c’è una rosa dei 25 sindaci – e lo sottolineo – iscritti a FI e di 35- 40 sindaci dell’area moderata di centrodestra con cui collaboriamo.
Abbiamo molte possibilità di scelta, competenze e professionalità e non faremo fatica a trovare i nominativi da inserire nelle liste”. gbiagi

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