Cronaca

Riqualificazione piscina, da Forus
proposta superiore a contratto

Una proposta di riqualificazione degli impianti addirittura superiore a quella indicata nel contratto di gestione (che prevedeva un impegno di spesa pari a 1,7 milioni di euro), con la decisione di intervenire anche sugli spogliatoi della piscina olimpionica, e di realizzare uno spazio polifunzionale nell’area della vecchia piscina coperta, più grande di quanto previsto: questo quanto emerso dall’ultimo incontro dell’amministrazione comunale con Forus, l’azienda spagnola subentrata a Sport Management nella gestione dell’impianto natatorio di piazzale Azzurri d’Italia e titolare di un project financing 25ennale per la completa ristrutturazione del complesso.

La proposta degli spagnoli non prevede alcun ulteriore esborso da parte del Comune. Il loro intento, nell’ottica di un piano di sviluppo nazionale, che parte dal nord per andare verso il sud, prevede una valorizzazione importante dell’impianto natatorio cremonese, che secono loro avrebbe potenzialità importanti e che sarebbe in grado di intercettare possibili fabbisogni el territorio circostante, con un bacino di utenza interessante.

Ora l’amministrazione è in attesa di effettuare le opportune verifiche: “Dobbiamo parametrare il progetto di Forus agli standard previsti dal contratto e verificare il piano economico finanziario, per capire se nell’ambito del contratto in essere vi sia la possibilità di un intervento di valore superiore a quanto previsto” spiega l’assessore allo Sport, Luca Zanacchi.

L’atteggiamento di Forus, in ogni caso, è stato molto positivo: “Qualora chiedessimo di attenersi al progetto originale, non avrebbero problemi a proseguire lungo quella direzione” sottolinea Zanacchi. “Ma c’è anche molta disponibilità per discutere anche di interventi diversi, in base a quelle che sono le nostre esigenze”.

Dal canto suo l’azienda spagnola sta portando avanti anche una proposta di carattere commerciale secondo la politica che seguono con tutti gli impianti che hanno in gestione, e che è in linea con le tipologie di gestione più diffuse nei paesi europei. “Da un lato, dunque, mantengono invariate tutte le tariffe che sono vincolate a beneficio della cittadinanza” conclude Zanacchi. “Parallelamente, presentano forme di abbonamento targate Forus, in modo da lasciare all’utente possibilità di scelta”.

Laura Bosio

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