Cronaca

Abusivo in casa, viene allontanato
Aggressione agli agenti: condannato

Nel settembre del 2021 Atef Mohammed, 35enne egiziano, era stato vittima di una rapina nel suo appartamento di via Giordano. Poco più di un mese dopo la polizia aveva arrestato gli autori: un marocchino di 35 anni e un italiano di 37. L’egiziano, però, aveva paura che i due tornassero e aveva deciso di lasciare la sua abitazione, facendosi ospitare da un amico che aveva preso in affitto due stanze sempre in via Giordano. Poi, però, l’amico se n’era andato e il 20 dicembre del 2021 la proprietaria aveva chiamato il fabbro per far cambiare la serratura. Atef, di professione imbianchino, aveva quindi iniziato a dare in escandescenze, tanto che era stato necessario chiedere l’intervento della polizia. All’arrivo degli agenti l’egiziano aveva reagito, cercando di colpirli. C’era stata una colluttazione durante la quale i poliziotti erano stati costretti a usare lo spray al peperoncino contro l’esagitato che nel cadere aveva toccato la pistola di un poliziotto. Alla fine l’uomo era stato arrestato per resistenza a pubblico ufficiale.

L’avvocato Cesare Grazioli

In queste ore l’imputato è stato condannato a 7 mesi di reclusione, pena sospesa per l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale. Lo ha difeso l’avvocato Cesare Grazioli. L’egiziano deve ancora essere giudicato per il reato di violazione di domicilio. Le indagini sono chiuse e si attende la fissazione dell’udienza. Nel frattempo Atef è stato costretto suo malgrado a rientrare nella propria abitazione di via Giordano,

Proprio lì, alle 4 del mattino del 10 settembre dell’anno scorso, aveva aperto la porta ai due uomini dopo che uno di questi, il marocchino, gli aveva bussato alla finestra dell’appartamento al piano terra. Una volta in casa il 35enne lo aveva aggredito, puntandogli un coltello, mentre il complice italiano era corso in camera da letto e gli aveva rubato il portafogli contenente 1700 euro in contanti. Il padrone di casa aveva tentato di opporsi, ma era stato malmenato. Era stato raggiunto da un colpo in pieno volto sferrato dal marocchino con il calcio di una pistola scacciacani che gli aveva fatto saltare due denti.

Gli investigatori erano arrivati ai responsabili grazie alle analisi delle telecamere della via e ai tabulati telefonici. La notizia della rapina era stata diffusa ai media, tanto che una volta rintracciato, l’italiano aveva raccontato alla polizia di aver letto la notizia, fornendo una versione diversa di quella della vittima, e cioè di un credito di 50 euro che l’egiziano avrebbe avuto mesi addietro nei suoi confronti. L’egiziano, invece, aveva sostenuto che il denaro rubato era il ricavato della recente vendita dell’appartamento. Particolare di cui i due rapinatori erano venuti a conoscenza. L’arma era stata ritrovata in casa dalla polizia. Da quel giorno l’egiziano ha paura.

Sara Pizzorni

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