Cronaca

Freccia Versilia, chiusa per 2 mesi
la tratta Berceto-Ostia Parmense

Già da anni non esiste più il treno diretto per la costa tirrenica, ma almeno si sperava che dal 24 luglio, con la fine di un'importante tranche di lavori Rfi sulla tratta appenninica, la Freccia della Versilia venisse inserita nell'orario ferroviario lombardo. Invece pare proprio di no

Da oggi  24 maggio e fino al 25 luglio sarà ancora più difficile raggiungere in treno da Bergamo e Cremona la Versilia e tutte le altre località marine della costa tirrenica, impresa già proibitiva, a meno di sobbarcarsi quattro cambi di treno e 5 – 6 ore di viaggio.

Prende infatti il via una nuova, importante tranche di lavori sulla tratta appenninica tra Berceto e Ostia Parmense, interventi di manutenzione straordinaria su varie travate metalliche in corrispondenza dei viadotti che attraversano il fiume Taro. RFI procederà inoltre a lavori di consolidamento all’interno della galleria ‘Bastardo’ e ad attività di manutenzione nella galleria ‘Groppo San Giovanni’.

“Tra Ostia Parmense e Grondola – comunica Rfi Emilia Romagna – verranno realizzati lavori di rialzamento del marciapiede in stazione di Borgotaro, contestualmente ad una ulteriore fase di attività di consolidamento della galleria ‘Borgallo’.

Inoltre, tra Grondola e Pontremoli si procederà al rinnovamento del binario e della massicciata ferroviaria su tutta la linea. Saranno inoltre effettuati sulla linea interventi di controllo della vegetazione e di manutenzione agli impianti tecnologici.

I cantieri di RFI tra Pontremoli e Berceto saranno operativi dalle ore 00.01 di lunedì 23 maggio alle ore 4.00 di lunedì 25 luglio, e vedranno impegnati circa 100 tra tecnici ed operai di RFI e delle ditte appaltatrici e subappaltatrici, con l’impiego di 3 treni cantiere e numerosi altri mezzi d’opera.

Durante l’interruzione i treni in servizio sulla linea Parma – La Spezia modificheranno gli orari o saranno limitati nel loro percorso e sostituiti con autobus tra Pontremoli e Berceto. Previste anche alcune corse integrative con bus fra Parma e Borgo Val di Taro e fra Parma e Pontremoli. I sistemi di vendita delle imprese ferroviarie sono aggiornati con i nuovi orari. Il valore complessivo dell’investimento ammonta a oltre 21 milioni di euro”.

“Se è certamente positivo che si facciano interventi manutentivi ‘profondi sulla linea’ osserva Dario Balotta, responsabile settore Trasporti di Europa Verde, “lo è un po’ meno il fatto che sia nel 2021 che quest’anno, fino al 24 luglio, sia stata soppressa la “Freccia della Versilia” Bergamo-Cremona-Pisa”.

“Il treno che dall’avvento del federalismo ferroviario è gestito in pool dalle regioni Lombardia e Toscana è diventato l’ultimo della classe, una specie di Freccia di serie B. Entrambe le regioni ed i loro gestori ferroviari (Trenord per la Lombardia e Trenitalia per la Toscana) sottovalutano l’importanza dei treni turistici, proprio mentre il traffico del tempo libero sta vivendo una crescita incoraggiante in tutta Europa.

In questo periodo primaverile e d’inizio estate il collegamento avrebbe potuto essere mantenuto almeno nei giorni di venerdì, sabato e domenica, per non dare il senso di abbandono di una tratta “storica”.

Nel periodo di chiusura della linea per lavori, poi, si sarebbe potuta utilizzare la navetta autobus già istituita per i collegamenti locali in sostituzione dei treni nella tratta chiusa, con un lieve aumento dei tempi di viaggio.

Se per bergamaschi e bresciani l’alternativa per arrivare in Versilia passando da Milano o Verona diventa peggiorativa in caso di supplemento Freccia Rossa, lo è molto di più per l’utenza cremonese: sia per l’aumento dei tempi di viaggio che per il disagio di effettuare anche alcuni trasbordi da un treno all’altro.

Al momento, peraltro, la Freccia della Versilia non è inserita nell’orario ferroviario neppure dopo la fine dei lavori, come invece aveva promesso l’assessore lombarda Claudia Terzi. Questa vicenda ci insegna che non basta avere le linee ferroviarie se ci passano treni vecchi, con personale scarso e sistemi di circolazione obsoleti, ma bisogna anche saperle gestire bene per attirare utenti e rendere i servizi capaci di essere attrattivi almeno quanto l’automobile.

Neppure la richiesta di raddoppio della Cremona-Brescia avanzata dalle due province di questi giorni basterà per rilanciare il trasporto ferroviario, se poi non ci sono le condizioni per potenziare i servizi. Per il gestore Trenord parlano, purtroppo, le quotidiane proteste dei pendolari lombardi”. gbiagi

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