Cronaca

Caro bollette, nuove misure per tutelare
famiglie. Centrodestra: "Non bastano"

Servizio di Silvia Galli

Il consiglio comunale impegna il Sindaco a richiedere “al Prefetto di convocare le imprese erogatrici di gas metano ed energia elettrica, alle associazioni e comitati dei consumatori affinché si possano monitorare e scongiurare l’interruzione delle forniture di gas metano ed energia elettrica per morosità; di vigilare affinché non vi siano abusi o tentativi truffaldini da parte di aziende fornitrice di servizi pubblici di modificare il contratto degli utenti o subentrare negli stessi con grave danno a carico dei clienti stessi”.

E’ questo uno degli impegni richiesti al primo cittadino nella mozione condivisa oggi in consiglio comunale da maggioranza di centrosinistra e Movimento 5Stelle, dopo l’emendamento all’originaria mozione di Luca Nolli sul tema del caro bollette. Non è invece passato l’ordine del giorno di Forza Italia – Viva Cremona, sempre sullo stesso tema.
Il testo di M5S emendato chiede anche al Presidente di Regione Lombardia “l’immediata istituzione del Garante dei servizi locali anche mediante affidamento delle
medesime funzioni al Difensore regionale dei diritti dei cittadini; l’immediata istituzione dell’Osservatorio regionale sui servizi di pubblica utilità anche
con funzione di verifica del relativo mercato e dei rapporti con gli utenti”.
Ci sono poi richieste specifiche ad Arera, l’agenzia di regolazione del mercato del gas e dell’elettricità, al fine di “verificare, anche attraverso la Guardia di Finanza e in coordinamento con le autorità precedentemente richiamate, eventuali abusi contrattuali e le applicazioni di tariffe e prezzi eccessivamente onerosi e incoerenti con i criteri dall’Autorità stabiliti” e per “dare indicazioni circa il corretto modo di operare da parte delle imprese di servizio affinché prezzi, dilazioni e modalità di pagamento, distacco delle forniture, siano di facile accessibilità e trasparente applicazione a tutela dell’ordine pubblico economico”.
Viene chiesto inoltre all’amministrazione comunale di “continuare nell’attività già in atto di sostegno alle famiglie in stato di bisogno, continuando la collaborazione con realtà del privato sociale, individuando ulteriori risorse possibili anche da dividendi di società partecipate e raccogliendo finanziamenti attraverso il Fondo Energia appena istituito. E farsi comunque carico in sede di conferenza Stato-Città e autonomie locali nei confronti dello Stato Centrale, affinché siano adottate le medesime misure qui poste, anche nei confronti delle partecipate statali”.

Lapo Pasquetti (Sinistra per Cremona) ha inoltre proposto di devolvere il gettone di presenza al Fondo Energia appena istituito dal Comune di Cremona con Caritas Cremonese e Fondazione Comunitaria.

L’odg del centrodestra (primo firmatario Carlo Malvezzi) era invece molto più incentrata sui rapporti tra Comune e A2A, gestore del teleriscaldamento in città e fornitore di tante utenze elettriche e del gas.  “A2A – ha detto tra l’altro Malvezzi – al pari di tutti gli altri operatori del settore energetico, sta incassando extra profitti straordinari, incrementando i propri ricavi: +141,5% attestandosi a 9,8 miliardi, nel primo semestre 2022, con un margine operativo lordo di 708 milioni di euro e con un utile netto di 328 milioni di euro. E’ urgente che il Comune di Cremona e gli altri soci pubblici di minoranza si attivino nei confronti di A2A per richiedere un impegno straordinario a favore della famiglie e delle imprese cremonesi, a partire dagli utenti allacciati alla rete del teleriscaldamento”.

Malvezzi ha poi fatto l’esempio della vicina Mantova, il cui Comune, “contrariamente al Comune di Cremona non ha ceduto il controllo della propria società di servizi ad A2A S.p.A” e “ha annunciato la redistribuzione degli extra utili per 8 milioni di euro, di cui 7 milioni per contenere il caro-bollette delle utenze domestiche del teleriscaldamento”. L’odg del centrodestra chiedeva quindi di “effettuare un’analisi accurata dei possibili risparmi energetici comunali e proporre un preciso piano di interventi concreti e misurabili da condividere con il Consiglio comunale;  convocare quanto prima un Consiglio comunale dedicato al tema del caro-energia aperto alla partecipazione dei rappresentanti del mondo delle imprese; richiedere un impegno straordinario di A2A S.p.A. a sostegno delle famiglie e delle imprese cremonesi seguendo l’esempio del Comune di Mantova; sollecitare A2A a dare rapida esecuzione ai progetti contenuti nel programma Cremona 20-30; invitare al Consiglio comunale l’Amministratore Delegato di A2A S.p.A. dedicato al tema energetico”. gbiagi

 

 

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