Cronaca

Raddoppio ferroviario, sull'Adda
un ponte tutto nuovo

Sullo sfondo, l'immagine renderizzata del nuovo viadotto ferroviario sull'Adda a Pizzighettone

15 comuni, una popolazione totale di circa 120.000 abitanti, lo 0,7% in meno rispetto al 2011, con il capoluogo Cremona che frena leggermente il trend negativo; circa 38.000 lavoratori interessati (-0.6% rispetto al 2012), con Cremona che la fa da padrona (25mila circa) e Codogno che segue per consistenza numerica (5000). E’ questo il contesto, a grandi numeri,  in cui si inseriscono i due lotti del raddoppio ferroviario tra Piadena e Codogno, che prevedono circa 10 anni di lavori, per un importo (ad oggi) di 1 milione e 68mila euro. Ieri è stato avviato il dibattito pubblico in Camera di Commercio (i documenti sono disponibili online: https://dpcodognopiadena.it/).

L’opera come noto è articolata in due lotti: lotto 1, cioè 22 km tra Codogno e Cavatigozzi, e lotto 2, 28 km tra Cremona e Piadena.
“L’intervento di raddoppio lungo il Lotto 1″, si legge nella documentazione illustrata ieri –  consiste in un allargamento dell’attuale rilevato ferroviario, in stretto affiancamento alla linea ferroviaria esistente, da eseguirsi in interruzione prolungata di esercizio ferroviario” il che significherà circa cinque anni di trasporto alternativo su autobus su questa tratta, tra il quinto e il nono anno del cronoprogramma.

L’opera strutturale più importante sarà il nuovo viadotto sul Fiume Adda a Pizzighettone, costituito da tre campate e collocato esattamente al posto di quello esistente, che sarà ovviamente demolito. Ne verrà ripresa l’architettura, ma sarà collocato più in alto, di oltre 2 metri e sarà a tre campate. “Il progetto del nuovo viadotto – si legge nella relazione –  pur tenendo conto di questi adeguamenti strutturali è riuscito a mantenere il linguaggio architettonico dei manufatti ferroviari esistenti lungo la linea storica ed in coerenza con gli attraversamenti dei corsi d’acqua maggiori progettati nell’ambito del Raddoppio della Tratta Piadena-Mantova.
Per quanto riguarda la fisionomia del nuovo viadotto questo è stato progettato in maniera tale da renderlo il più permeabile possibile alla fruizione visiva, attraverso una “maglia triangolare”. La struttura così composta favorisce un’elevata trasparenza al viadotto non occludendo alcuna visuale. Inoltre, la maggiore elevazione del nuovo viadotto conferisce quel senso di monumentalità che esprime tutto il suo valore storico, architettonico e paesaggistico. È possibile, perciò, affermare che la nuova opera non solo non sottrae elementi alla scena percepita ma anzi ne diventa un valore aggiunto sottolineandone attraverso la sua fisionomia il valore storico e paesaggistico”.

Inoltre sarà realizzato un nuovo viadotto  a singola campata, che sottende i binari del raddoppio in corrispondenza della strada provinciale SP56 a Sesto Cremonese.

L’attuale ponte sull’Adda a Pizzighettone è la ricostruzione effettuata dopo la II guerra mondiale dell’originario ponte ottocentesco.

Tutti i passaggi a livello saranno soppressi e quindi verranno realizzati dei cavalcaferrovia e precisamente a Codogno per dare continuità alla SP 116 che  attualmente scavalca la linea ferroviaria ma la cui opera non permette il sottopassaggio del nuovo binario in aggiunta all’esistente; sempre a Codogno in sostituzione al passaggio a livello su via Martiri di Spielberg; a Pizzighettone in sostituzione al passaggio a livello sulla strada provinciale SP84.

A Cavatigozzi, in via Casanova, sarà realizzata invece una “sottovia”.

I lavori del Lotto 2 non prevedono interruzione di servizio, i nuovi binari verranno realizzati a 20.5 metri da quello esistente. Completato il radoppio il vecchio binario sarà dismesso e rimosso. La realizzazione del raddoppio sarà eseguita in presenza di esercizio ferroviario.
In questa seconda tratta si prevede l’inserimento di un’unica opera maggiore, un ponte a doppio binario, che scavalca uno dei canali.
Lungo il tracciato è prevista l’eliminazione di tutti i passaggi a livello esistenti, prevedendo il mantenimento della continuità dei collegamenti esistenti mediante la realizzazione di opere sostitutive: due cavalcaferrovie a Malagnino, uno a Vescovato, uno a Cappella de Picenardi, almeno 4 a Torre de Picenardi.gb

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