Zootecnia, Biloni: "Momento
per capire obiettivi del futuro"
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Nell’ormai tradizionale giro delle autorità tra gli stand della 79esima edizione delle Fiere Zootecniche Internazionali di Cremona, non poteva mancare un’importante tappa al ring, dove, nelle prossime ore, si svolgeranno dimostrazioni, iniziative e la tanto attesa mostra delle vacche.
Tra i presenti al “tour”, nella mattina di giovedì, il ministro del Turismo Daniela Santanchè, il presidente del consiglio comunale di Cremona Luciano Pizzetti, l’assessore regionale all’agricoltura Alessandro Beduschi e il presidente della Provincia Roberto Mariani, oltre al presidente di CremonaFiere Roberto Biloni e il direttore Massimo de Bellis.
“Questa manifestazione è un momento importante, perché ci si ritrova tutti insieme, ma soprattutto perché ci permette di capire quali sono i nostri obiettivi per il futuro” ha evidenziato Biloni. “Gli animali e gli allevatori, insieme ai visitatori portano a compimento quella che potemmo chiamare la ‘poesia di un paese’. Un ringraziamento quindi a tutti i presenti”.
Congratulazioni e sostegno che arrivano anche dal ministro Santanchè: “Sono vissuta in campagna, quindi per me questo è un ritorno a casa. Vorrei ringraziare i tanti giovani e studenti presenti, che mi auguro possano partecipare lavorando attivamente nel settore dell’agricoltura e dell’allevamento. E soprattutto una grande riconoscenza a voi, allevatori, perché è anche grazie alle vostre e nostre produzioni di carne che l’Italia ha potuto correre nel mondo. Nel nostro Paese, infatti, si viene anche perché si mangia e si beve bene; e non “carne Frankenstein” (prodotta in laboratorio, ndr). Noi teniamo la barra dritta, con costanti battaglie fatte in Europa, perché i prodotti siano quelli della terra”.
“Un grazie quindi – conclude Santanchè – agli allevatori, agli agricoltori, a tutti voi: noi siamo fieri di voi, perché l’agricoltura e l’allevamento sono una parte fondamentale della nostra Nazione. Il vostro è un lavoro duro, che non conosce sabato, domenica e festività, e di questo ve ne siamo grati”.
Andrea Colla