Morte nel cantiere scolastico
Incredulità a Soncino
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Un mezzo pesante e inclinato, un cantiere deserto, alcuni cartelli e nastri a bloccare l’accesso. Si presenta così, con una scena al limite del surreale, il nuovo polo dell’infanzia in costruzione a Soncino, il giorno dopo la tragica morte di Giovanni Bolognini, operaio di 58 anni, originario di Pumenengo, nella Bergamasca, schiacciato sul posto di lavoro dal braccio meccanico di una betoniera. Ora il cantiere è posto sotto sequestro.
Se si sia trattato di negligenza o meno, saranno le autorità giudiziarie a stabilirlo. Nel frattempo, tra chi transita davanti al cancello chiuso del cantiere regnani sgomento e incredulità per quanto accaduto.
“Il momento non è stato bello, soprattutto perché non succede spesso che cose del genere succedano da queste parti”, commenta una signora. “Sono passata proprio di qua ieri mattina, mentre andavo a lavorare. Ho visto i vigili del fuoco, gli elicotteri e tanta gente preoccupata, spaventata. Ho visto anche il momento in cui stavano facendo il massaggio cardiaco; i soccorritori hanno provato a salvarlo, ma purtroppo dopo un paio di minuti si ha avuto la notizia che il signore non ce l’ha fatta. È stato proprio un dispiacere”.
Il cantiere, del costo di 1 milione e 400mila euro, era partito alcuni mesi fa e finanziato anche con fondi PNRR. Il nuovo polo scolastico dovrebbe ospitare alcune decine di bambini della scuola d’infanzia e della primaria. La fine dei lavori era prevista per maggio 2025; ora però è tutto bloccato, in attesa di novità.
“Non lo conoscevo ma era del mio paese, Pumenengo”, aggiunge un altro residente. “Faccio anch’io quel lavoro e ogni volta che capita una cosa del genere è un dolore per tutti. Purtroppo sono cose che accadono anche usando tutte le accortezze. Qualcosa di non voluto e di imprevedibile”.
Andrea Colla