Cronaca

"Il mio ex? Quasi mi spaccò
il naso e tentò di accoltellarmi"

La testimonianza shock è arrivata oggi in aula sull’ennesimo caso di maltrattamenti dalle dichiarazioni rese dalla testimone, ex fidanzata dell’imputato, un 40enne a processo per aver alzato le mani contro una donna di 52 anni con cui aveva convissuto dall’ottobre del 2013 e che contro di lui si è costituita parte civile attraverso l’avvocato Vittorio Patrini. Oggi ha testimoniato la precedente fidanzata del 40enne, anche lei vittima di violenze da parte dell’imputato. “Una volta mi ha quasi spaccato il naso a forza di pugni”, ha raccontato, “e un’altra ha cercato di accoltellarmi“. La donna si è detta vittima anche di violenza sessuale, in seguito alla quale ha avuto un aborto spontaneo.

Un uomo violento, il 40enne, sottoposto alla misura del divieto di avvicinamento all’altra sua presunta vittima, la 52enne che lo scorso novembre, quando aveva testimoniato, lo aveva fatto nascosta da un paravento per non trovarsi faccia a faccia con il suo ex, del quale è ancora terrorizzata. Lui ora è in carcere per aver violato la misura del divieto di avvicinamento. Dieci anni da incubo, per la donna, sottoposta, a partire dall’ottobre del 2017 fino all’aprile di quest’anno, a pesantissimi maltrattamenti, colpita con pugni, calci e schiaffi al volto e al torace.

Nel corso degli anni, l’uomo l’avrebbe colpita con un coltello, ferendola al polso e ad una gamba, le avrebbe sferrato calci alle costole e ad una spalla, l’avrebbe ferita al volto colpendola con i pugni. L’avrebbe inoltre ingiuriata, minacciata e colpita altre volte con pugni al torace, fratturandole le costole.  Nell’aprile dell’anno scorso, dopo essere stato allontanato dall’abitazione della vittima, decisa a porre fine a quella relazione violenta, lui si era ripresentato davanti a casa, sfondando la porta dell’appartamento, restandoci contro la volontà di lei per una settimana. “Qui o vado via io o se no mi ammazza”, si era detta lei, che si era fatta coraggio ed era uscita in pigiama con il telefono in mano per chiamare la polizia.

Il 5 marzo l’imputato, assistito dall’avvocato Raffaella Parisi, si difenderà.

Sara Pizzorni

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...