Sicurezza, Beltrami: "Dove
sono i percorsi socio educativi?"

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Dopo gli episodi segnalati ieri che vedono dei giovanissimi protagonisti in negativo (la bravata di un gruppo che ha svutato gli estintori del multipiano di via Dante e danneggoiato alcune auto e la rapina nel sottopèasso del Cambonino), i consiglieri di “Novità a Cremona” chiedono che fine abbiano fatto gli interventi di natura sociale promessi dall’amministrazione comunnale.
“Lo abbiamo sentito in campagna elettorale dal sindaco Virgilio, lo apprendiamo ogni giorno dalle dichiarazioni degli esponenti di centrosinistra, che è indispensabile oltre che l’aspetto repressivo anche quello educativo”, afferma il capogruppo Alessandro Portesani. “Ma noi a questo punto ci chiediamo realmente cosa ha fatto l’amministrazione comunale. Per noi molto, ma molto poco”.
“A dire la verità – prosegue Portesani – di progetti contro la violenza di natura educativa ce ne sono ma hanno quasi tutti una valenza di prevenire la violenza di genere: operazione meritoria davvero. Ma non si trovano progettualità che il sindaco Virgilio aveva annunciato nel suo programma elettorale: la collaborazione con la rete dei servizi, il potenziamento di diverse figure di prossimità. L’impegno delle associazioni per costruire relazioni utili anche a un controllo sociale leggero. Francamente di tutto questo si è visto ben poco. E’ la realtà cruda e ce lo ricorda ogni giorno”.
“Neppure la promessa attenzione sulle situazioni potenzialmente a rischio di marginalità e degrado e promuovendo la coesione sociale, sembra essere messa in pratica” aggiunge il consigliere Cristiano Beltrami componente della Commissione Sicurezza. “Vorremmo vedere qualcosa di molto più concreto dell’animazione culturale e dei percorsi socio-educativi rivolti a giovani e ragazzi in difficoltà. Per ora c’è solo una promessa di ‘Giovani in centro’ che dovrebbe portare l’attenzione sulle situazioni potenzialmente a rischio di marginalità e degrado, promuovendo la coesione sociale. La strategia intreccia percorsi di animazione culturale e percorsi socioeducativi rivolti a giovani e ragazzi in difficoltà. Tutto è però al di là da venire”.
“Regione Lombardia ha finanziato il progetto della Giunta sulla prevenzione e contrasto alla criminalità comune e che nelle intenzioni doveva rafforzare il servizio di educativa territoriale che il Comune già promuove attraverso la collaborazione con il Terzo Settore”, dice Beltrami .“Ma di concreto poco si è visto. Anche in materia di collaborazione con le Forze dell’Ordine e all’integrazione con il sistema del servizio sociale territoriale. Chiediamo alla giunta di Virgilio di trasformare quelle parole in atti concreti. Non è più possibile assistere a queste drammatiche vicende che coinvolgono minorenni, per altro, sempre più frequentemente”, conclude il consigliere della lista civica.