Tamoil, Segalini: "Il Comune ora
convochi la conferenza dei servizi"

“E’ una decisione molto importante perché dopo anni che diciamo che l’inquinamento continua, che c’è surnatante fresco e che nessuno ha mai voluto fare questa verifica, tantomeno in sede di Osservatorio coordinato dal Comune con tutti gli enti, il Tar ha detto che tutte le motivazioni per procedere a questa verifica ci sono e che tutto quello che abbiamo chiesto in questi anni era nostro diritto chiedere e invece non è stato fatto”. Il presidente della canottieri Bissolati Maurilio Segalini commenta così la sentenza del Tar Brescia.
“Il problema della salute e dell’inquinamento è da tenere sotto controllo, credo per il bene di tutti i cremonesi oltre che per noi bissolatini. Il tema è stato sottovalutato dal Comune, che con altri enti si sono affidati troppo spesso alle semplici dichiarazioni di Tamoil. Io su questo metodo ho sempre espresso una serie di critiche importanti perché l’attore dell’inquinamento non può essere l’elemento più affidabile all’interno di una conferenza di servizi tra enti. Di solito non si fa parlare il colpevole pendendo dalle sue labbra, di solito il colpevole viene messo sul banco degli imputati e c’è una giuria che valuta le prove.
A livello pratico, “credo che adesso il Comune sia costretto a ripristinare e a dare il via a una nuova Coonferenza di servizi che esegua tutte le cose che il TAR ha invitato a eseguire. Noi non abbiamo dubbi che quando verranno fatti gli esami, verrà verificato il surnatante, tutto quello che da mesi e da anni diciamo, ovvero che la barriera non funziona, che il surnatante passa ancora sotto la Bissolati, ma la cosa più importante è che poi finisce nel fiume Po. In sostanza, questo inquinamento non è stato fermato”.