Cronaca

Operazione "Strade sicure" anche
a Cremona? Il dibattito è aperto

Operazione "Strade sicure" in stazione Centrale a Milano

L’utilizzo dell’esercito come presidio di sicurezza in città è una delle ipotesi che stanno circolando per sostenere le forze dell’ordine già impegnate massicciamente su questo fronte. La richiesta è contenuta in una mozione del consigliere di Fratelli d’Italia Matteo Carotti, nell’ambito del progetto “Strade Sicure”, un’operazione di sostegno alla pubblica sicurezza avviata dal Governo nel 2008 che prevede l’impiego di militari delle forze armate per il contrasto alla criminalità con l’obiettivo di aumentare la percezione di sicurezza e prevenire il crimine.

Matteo Carotti (Foto Sessa)

“Non si tratta di una militarizzazione della città – spiega Carotti – ma di inserire i militari in quei luoghi che il prefetto ritiene opportuno. Il prefetto ha chiaramente ha bisogno di un appoggio politico per questo; si tratta di presìdi in cui le forze armate possano servire da deterrente. Un presidio che tra l’altro è garantito dal Governo e quindi non determina un esborso per l’amministrazione comunale. Quindi è uno strumento che le amministrazioni comunali possono tenere in considerazione.
Tra l’altro il governo Meloni ha sottolineato l’importanza di quest’operazione e la sta anche spingendo attraverso maggiori finanziamenti”.

Anche dal centrosinistra l’ipotesi non viene del tutto esclusa. “Credo che l’utilizzo dell’esercito in alcune zone della città sia un po’ eccessivo però magari si potrebbe intervenire in alcuni siti particolari, ad esempio la stazione ferroviaria, come già sta avvenendo a Brescia e Bergamo”, dichiara l’assessore alla sicurezza Santo Canale.

Più cauto nell’adesione a Strade Sicure è però un alto esponente di FdI, il senatore Renato Ancorotti, che ha dichiarato di valutare questa ipotesi come estrema e in caso non vada in porto il potenziamento degli organici delle forze dell’ordine, Polizia e Carabinieri. Resta da capire – e non è scontato – se vi sia ancora la disponibilità delle forze armate anche per la situazione cremonese visto che i centri urbani a maggiore concentrazione di criminalità e con obiettivi sensibili stanno già assorbendo un grande dispiegamento di militari.
Giuliana Biagi

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