Cronaca

Sicurezza, il Consiglio Comunale
chiede l'esercito in stazione

Esercito nelle stazioni dei pullman e dei treni per incrementare la sicurezza della città: questo quanto deciso dal consiglio comunale, che ha approvato l’ordine del giorno promosso dal consigliere comunale Matteo Carotti (Fdi) ed emendato da Andrea Segalini (Cremona Sei Tu) con 24 voti a favore e 4 astenuti:  Vittoria Loffi, Pd, Lapo Pasquetti e Rosita Viola, Sinistra per Cremona e Paola Tacchini, M5s – Cremona Cambia Musica.

Questa una delle risposte all’incremento della microcriminalità che dilaga in città da alcuni mesi a questa parte. L’idea è di avviare anche a Cremona l’operazione Strade Sicure, già attivo a livello nazionale, e che prevede, per esigenze di prevenzione e contrasto della criminalità, la presenza di personale delle Forze Armate, che agisca con le funzioni di pubblica sicurezza, per un capillare presidio del territorio.

Un ampio dibattito ha fatto da corollario alla decisione. Diversi consiglieri hanno ribadito come sarebbe in ogni caso auspicabile che il Governo incrementasse le risorse destinate alle forze dell’ordine, come hanno evidenziato i consiglieri Mattia Gerevini (Pd) e Roberto Poli (Pd).

“Sappiamo bene quanto sia diventato difficile il lavoro della polizia locale e delle forze dell’ordine, aggravato dall’esplosione del fenomeno delle baby gang” ha sottolineato Luca Fedeli (FdI).”Bisogna capire quanto è ampio il fenomeno. E’ nostro dovere intervenire con la massima determinazione. Accolgo in modo costruttivo l’appello del sindaco a non dividerci e ad affrontare insieme la sfida”.

Per Ilaria Cavalli (Pd): “Bisogna anche lavorare all’integrazione”, mentre per Jane Alquati (Lega), “la situazione è grave, e non solo in orari serali. Io vivo in via Dante e me ne rendo conto quotidianamente. Anche solo recuperare l’auto la mattina mi suscita qualche timore”.

Una riflessione sul senso civico è arrivata da Marialuisa D’Ambrosio (Cremona sei tu), secondo cui “il vero presidio sono i cittadini, coloro che abitano la città e l’esempio che con la loro presenza e con i loro comportamenti pacifici devono diffondere. Il controllo non deve venire sempre e solo dall’alto con persone armate. La presenza dei cittadini che hanno a cuore la città deve essere di esempio agli altri”.

Della stessa idea Vittoria Loffi: “L’importanza dell’educazione al rispetto è l’obiettivo da porsi. Sono dubbiosa sulla funzione preventiva dell’esercito in stazione: servono altre soluzioni che non sono militarizzare. Bisogna scommettere su una partita differente, che sia responsabilizzare la collettività e mettere al centro la socialità delle città”.

Anche per Chiara Capelletti (Fdi): l’educazione è fondamentale, ma: “bisogna concordare su quello che è il percorso di educazione. Perché non può esserci educazione se non codifichi e condividi quali sono quei comportamenti per cui se non si rispettano determinate regole si va incontro a sanzioni. Oggi abbiamo smesso di pretendere che si rispettino le regole e le istituzioni”.

Per Rosita Viola (Sinistra per Cremona) serve “uno studio approfondito sull’origine e sulle cause di quello che sta accadendo”, mentre secondo Maria Vittoria Ceraso (Oggi per Domani) “la presenza delle forze dell’ordine non per forza deve avere una funzione repressiva, ma ha anche una funzione educativa”.

Al termine della discussione è intervenuto l’assessore alla Polizia Locale, Santo Canale, “In Lombardia si avvalgono già delle forze armate in diverse città e il riscontro è stato positivo” ha specificato. “Inoltre i costi di questa operazione aggiuntiva restano a carico dello Stato e non ricadono sull’amministrazione. Per questo motivo condivido che sarebbe utile la presenza dell’esercito in alcuni luoghi sensibili, in modo da mantenere una presidio. Penso che il feedback positivo degli altri capoluoghi sia un motivo valido per valutare l’introduzione dell’operazione”.

“L’esito della discussione – afferma Marco Olzi, capogruppo di FdI, “è di grandissima soddisfazione in primo luogo perché di fatto è passata una proposta di Fratelli d’Italia che sicuramente verrà presto attuata. Secondariamente è un segnale che Fratelli d’Italia è presente, ha voglia di collaborare con la Giunta senza preclusione alcuna sulle partite strategiche e sui problemi grossi della città.

“E’ una vittoria della città che ha chiesto e che merita più sicurezza, anche perché il fatto che ci siano dei militari a presidiare la zona altamente problematica della stazione fa sì che le forze dell’ordine già presenti possano occuparsi del resto del territorio e questo significa chiaramente avere un maggior presidio elle restanti zone della città. Operativamente, la palla passa ora in mano al Prefetto che può contare su una presa di posizione di gran parte del consiglio comunale di Cremona”.

Più cauto sull’utilizzo delle Forze Armate con funzioni di pubblica sicurezza erano state le affermazioni di un altro esponente di Fratelli d’Italia, il senatore Renato Ancorotti.

Laura Bosio

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