Cronaca

Guerra tra ex in tribunale:
ma a lei va male due volte

Lo scorso gennaio era stata condannata a sette mesi e a 3.000 euro di risarcimento danni per lesioni personali aggravate nei confronti dell’ex marito, che contro di lei si era costituito parte civile. Una guerra tra coniugi in una serie infinita di litigi, dissapori, dispetti, denunce e controdenunce. Lei, professionista e artista nel settore dei matrimoni, accusava lui di aver messo in atto violenze psicologiche nei suoi confronti:

“Era diventato paranoico, mi seguiva, spiava i miei spostamenti con il gps della macchina”, mentre lui aveva denunciato di essere stato aggredito dall’ex moglie e di essere stato minacciato con un coltello in seguito all’ennesimo litigio scoppiato nel luglio del 2021. Alle forze dell’ordine, l’uomo aveva mostrato i video di lei che lo minacciava. Sul corpo dell’ex marito, segni di percosse sul volto, sul collo e sulle natiche.

In un altro processo, conclusosi oggi con sentenza di assoluzione, il nuovo compagno di lei (ormai ex) era finito sul banco degli imputati con l’accusa di maltrattamenti nei confronti della donna, che non si è costituita parte civile. I due, entrambi genitori, si erano conosciuti ad una festa di compleanno dove lei truccava i bambini, si erano innamorati e dall’ottobre del 2022 al gennaio del 2023 erano andati a convivere. Poi erano cominciati i problemi, culminati con la denuncia per maltrattamenti.

Oggi l’ex compagno, assistito dall’avvocato Davide Gornati, si è difeso: “Era lei quella aggressiva: mi picchiava con calci e pugni e mi ha anche puntato un coltello alla gola, oltre ad offendermi e a minacciarmi. Era molto gelosa“.

Anche il pm Federica Cerio, al termine della sua requisitoria, ha chiesto l’assoluzione, avanzando dubbi sull’attendibilità della persona offesa. Imputato assolto: per il giudice, “il fatto non sussiste”.

Sara Pizzorni

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