Cronaca

L'aggressione a La Ciocco: per i
quattro minori giudizio immediato

I legali hanno fatto richiesta di abbreviato

L'ingresso del locale di piazza Roma dove è avvenuta l'aggressione

La procura di Brescia ha chiesto e ottenuto dal gip il giudizio immediato nei confronti dei quattro minorenni (due gemelli di 17 anni residenti nel cremonese e un altro residente in città) accusati del pestaggio, avvenuto lo scorso marzo, a Filippo, 36 anni, barman a La Ciocco, preso a calci e pugni e ferito al volto con un bicchiere di vetro la notte dello scorso 23 febbraio. A finire in carcere, anche un 19enne, mentre un quinto minore, un 17enne di Cremona, è indagato a piede libero.

Uno dei giovanissimi, il 17enne di Cremona, attualmente in comunità dopo il carcere, così come gli altri, è assistito dagli avvocati Consuelo Beber e Paolo Brambilla, che nei quindici giorni dalla notifica del giudizio immediato, hanno presentato istanza di rito abbreviato.

“Attendiamo la fissazione dell’udienza”, hanno fatto sapere i due legali. “Le indagini non hanno fatto piena luce su quanto accaduto. Ci sono ancora dei punti oscuri che dovranno essere chiariti”. Nel frattempo, nei confronti di due dei minorenni coinvolti nell’aggressione al barista, che ha rischiato di perdere un occhio, la Questura ha emesso il provvedimento del Dapo urbano. Per tre anni non potranno più entrare nei locali del centro per tre anni, nè stazionare nelle immediate vicinanze. Le posizioni degli altri due giovani sono invece al vaglio della Divisione Anticrimine che ha avviato le relative istruttorie per l’emissione di ulteriori Daspo urbani, oltre ad un avviso orale già emesso.

L’avvocato Beber

Per il loro assistito, gli avvocati Beber e Brambilla hanno già ricevuto la comunicazione dell’avvio del procedimento amministrativo. “Presenteremo le nostre osservazioni”, hanno fatto sapere i due legali, “dopodichè valuteremo un eventuale ricorso al Tar“.

L’accusa, per quanto accaduto a La Ciocco, è quella di concorso in lesioni personali aggravate dai futili motivi. Verso le tre di quella notte, quando il locale stava per chiudere, il gruppo di giovani, da piazza della Pace si era diretto verso piazza Stradivari. L’occhio della telecamera aveva inquadrato uno dei 17enni con una bottiglia in mano e il maggiorenne con un bicchiere da cocktail. I giovani avevano forzato la porta automatica dell’Unicredit ed erano entrati nello sportello bancomat. Poi l’arrivo a La Ciocco.

L’avvocato Brambilla

Uno di loro aveva infastidito un avventore. Gli aveva chiesto una sigaretta, lo aveva insultato e poi gli aveva lanciato addosso la birra. A quel punto il barman era uscito e aveva chiesto ai ragazzi di andarsene. Filippo era stato colpito alla testa con il bicchiere e poi preso a pugni e calci, anche quando era a terra. Qualcuno aveva infierito sul volto con il bicchiere. Infine la fuga verso piazza Stradivari.

Sara Pizzorni 

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