Cronaca

Mortale sulla Codognese,
il sindaco: “Serve più sicurezza”

Fiori sul luogo dell'incidente

“Era una persona allegra, disponibile, conosciuta da tutti. Un uomo che aveva lasciato il segno”. Così il sindaco di Acquanegra, Oreste Bricchi, ricorda Manuele Casana, 59 anni, la vittima del tragico incidente avvenuto sabato sera lungo la Strada Codognese. Un dolore profondo ha scosso l’intero paese. Bricchi si è recato personalmente a portare il cordoglio dell’amministrazione alla famiglia. Casana, che lavorava in una ditta di Pizzighettone, ex calciatore, aveva iniziato proprio nelle giovanili dell’Acquanegra, un percorso sportivo riconosciuto e ricordato in paese.

Sabato sera, stava attraversando con la sua bicicletta elettrica l’incrocio dell’ex statale per raggiungere il Baracchino di Sesto e tornare a casa quando è stato travolto da un mezzo che non si è fermato, e che lo ha sbalzato a diversi metri di distanza. Secondo quanto emerso dai rilievi, stavano sopraggiungendo altri due veicoli, uno dei quali l’avrebbe investito, ma entrambi i conducenti si sono fermati subito per allertare i soccorsi.

I soccorsi sono arrivati rapidamente, ma per Manuele non c’è stato nulla da fare. La sua salma si trova ora all’obitorio dell’ospedale Maggiore di Cremona, a disposizione dell’autorità giudiziaria, nel frattempo, i Carabinieri proseguono le indagini. Sono al vaglio i filmati delle telecamere installate lungo il tratto per identificare il primo veicolo coinvolto e chi era alla guida.

Il tragico episodio riaccende anche i riflettori sulla pericolosità della Codognese, una strada su cui in molti corrono ben oltre i limiti di velocità. Il sindaco ha voluto sottolineare anche un aspetto spesso trascurato dagli automobilisti: “All’ora del tramonto, per chi arriva da Cremona, il sole in faccia riduce fortemente la visibilità, e rende ancora più rischioso ogni attraversamento”.

Cristina Coppola

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