Cronaca

Legge regionale a tutela della liuteria
il commento del M° Stefano Conia

Stefano Conia al lavoro nella sua bottega

La sua iconica bottega in Corso Garibaldi a Cremona è un riferimento per i musicisti, ma anche per i colleghi che in oltre mezzo secolo di attività spesso sono diventati amici: incontriamo Stefano Conia per un commento sulla legge approvata in settimana dal Consiglio Regionale della Lombardia sulla valorizzazione, tutela e promozione della storica tradizione della Liuteria Cremonese, già riconosciuta dall’Unesco patrimonio intangibile dell’Umanità.

“È un’eccellenza che non possiamo permettere venga svilita o confusa con prodotti industriali privi di anima”, aveva commentato presentando il provvedimento il primo firmatario Marcello Ventura (Fratelli d’Italia) e proprio in questa direzione va la riflessione del Maestro Conia, famiglia ungherese di liutai, diploma negli Anni Settanta alla Scuola Internazionale di Liuteria della città di Stradivari e dall’epoca operante nella città del Torrazzo.

L’auspicio è che si riesca a contrastare la contraffazione, problema diventato ancor più stringente e spinoso con l’avvento delle nuove tecnologie come l’intelligenza artificiale. Ciò che ancora oggi fa la differenza fra l’artigianato musicale e la produzione industriale è il talento dei Maestri, che emerge non soltanto nell’estetica ma anche e soprattutto nel suono degli strumenti.

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