Viabilità e polemiche: il sindaco
"testa" il nuovo Largo Moreni
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È forse uno dei temi più caldi degli ultimi mesi a Cremona: prima il cantiere, ora la viabilità attorno al nuovo Largo Moreni hanno fatto e continuano a far discutere. E allora ecco che è entrato in azione il sindaco di Cremona Andrea Virgilio. Lo aveva annunciato e lo ha fatto. Si è messo al volante della sua auto e ha percorso il tratto di strada partendo da Castelvetro, pubblicando il resoconto con un video pubblicato sui suoi canali social.

Sono le 7.59 del mattino: Virgilio è a Castelvetro Piacentino e supera l’ultimo semaforo prima del ponte in ferro. “Ovviamente c’è traffico“, dice il sindaco. “Si è generata una fila. Ora vediamo quanto tempo ci mettiamo a superare questo tratto che è quello più critico: stiamo andando ad una velocità di 30 chilometri orari. Penso che il vero scandalo di questo tratto sia il ponte in ferro, perchè richiede da tempo interventi strutturali. Sono stati finanziati otto anni fa, nel 2017. Come istituzioni cremonesi non sappiamo le tempistiche e non sappiamo nemmeno se si farà questo intervento, quando si farà, i disagi che andrà a generare il cantiere”.

Alle 8.03 Virgilio esce dal ponte. “Ricordo che sono partito dal semaforo di Castelvetro alle 7.59. La fila sul ponte c’è stata, adesso comincia la parte relativa al nuovo intervento. A ridosso del benzinaio bisogna ripristinare la linea discontinua per consentire a chi esce di ritornare in città“. Poi Virgilio imbocca la rotatoria. “Quello che vedo è che nel momento in cui si aprono due corsie, generalmente si tende a stare sulla corsia di sinistra, e invece è possibile andare anche sulla corsia di destra per poter accedere su viale Po e anche sulla stessa tangenziale”.

A Cremona il sindaco arriva in viale Po alle 8.05. “Considerate che questo tratto”, spiega Virgilio, “l’ho fatto in diverse fasce orarie. Quella più critica è quella del tardo pomeriggio-sera, dove anzichè sei minuti ce ne si mette nove o dodici, però stiamo parlando di questa tempistica. Quindi io credo che il vero problema viabilistico sia il ponte e un’arteria che nel corso degli anni è stata appesantita da insediamenti commerciali e produttivi, e nonostante questo la viabilità è rimasta inalterata. La rotatoria l’abbiamo fatta perchè abbiamo ricevuto dei finanziamenti finalizzati a mettere in sicurezza in alcuni tratti sensibili del quartiere Po, pedoni e ciclisti, quindi quell’infrastruttura si è trasformata con quell’obiettivo, mantenendo sempre la viabilità e portando le auto a rallentare nel momento in cui si immettono sulla rotatoria. Le polemiche che ci sono state sono state estremamente eccessive“.
Sara Pizzorni e Giovanni Rossi