Cronaca

Bando oasi felina, le associazioni
rinunciano e criticano il Comune

E’ scaduto oggi il termine per le associazioni e gli operatori interessati di presentare la manifestazione di interesse relativa al bando del Comune per la ricerca del gestore dell’oasi felina di via Brescia. Dopo che il primo bando era andato deserto, l’amministrazione ha deciso di ridefinire i parametri dell’affidamento del servizio nel triennio 2026-2028, con un contributo massimo previsto di 32.000 euro l’anno che verrà erogato al gestore.

Ma chi avrebbe voluto partecipare, ad esempio Lav (Lega anti vivisezione), ci ha rinunciato, non risparmiando critiche al Comune. “Lo scorso 4 novembre, Lav Cremona”, ha spiegato la responsabile provinciale, Maria Pia Superti, “ha ricevuto l’invito, da parte dell’amministrazione, di partecipare al bando per l’assegnazione dell’oasi felina. Rispetto alla volta scorsa, c’è stato un incremento economico, e inoltre una parte della struttura sarà dedicata a rifugio per i gatti di persone decedute, oppure gatti trovati per strada o abbandonati”.

In questo arco di tempo, però, come sottolineato da Superti, “ci aspettavamo un invito per un confronto da parte del Comune, in quanto associazioni cremonesi interessate a questa realtà. Ma purtroppo non c’è stato”.

Da quanto stabilito nel bando, chi si occuperà dell’oasi felina dovrà gestire la cura dei gatti ospitati nella struttura, dovrà occuparsi del mantenimento dei registri, dell’apertura al pubblico almeno quattro giorni alla settimana e di coordinare le colonie feline presenti sul territorio comunale.

Il gestore dovrà garantire inoltre l’assistenza sanitaria, la pulizia quotidiana, la disinfezione periodica e la presenza costante di personale qualificato. Saranno richieste attività di educazione, gioco e riabilitazione per gli animali, con il supporto di medici veterinari ed educatori esperti in comportamento felino.

Sara Pizzorni

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