Cronaca

Rotatorie pericolose, Tacchini:
"Bande sonore anti-distrazione"

Il luogo dell'incidente di sabato mattina

A due giorni dallo scontro tra due auto costato la vita a Maria Antonietta Braccia, si accendono i riflettori sulla pericolosità delle rotonde in generale e in particolare di quella lungo la Castelleonese all’altezza del Cambonino. Proprio da questo quartiere, ancora sotto schock per la morte della donna, arriva la proposta di Paola Tacchini, consigliera del Movimento 5 Stelle e Cremona Cambia Musica, residente nel quartiere da oltre trent’anni, per impegnare l’amministrazione comunale a trovare soluzioni che contribuiscano a diminuire la pericolosità della rotatoria. “Ultimamente – ci spiega – vuoi per tutte le aree commerciali sorte nella zona, ma soprattutto per l’aumento di flusso veicolare in particolar modo dei mezzi pesanti, uscire dal quartiere per immettersi nella rotonda che taglia la Castelleonese per portare nel Centro Commerciale Cremona Po, specialmente nelle ore di punta è diventato molto pericoloso”.

Paola Tacchini

La Polizia Locale non ha ancora reso nota la dinamica dell’incidente di sabato, ma spesso “chi arriva da fuori Cremona, non rispetta il diritto di precedenza della rotatoria. Questa volta c’è stata una vittima proprio del nostro quartiere, ecco perché ho subito voluto proporre una mozione che potrebbe aumentare la sicurezza in ambito stradale”.

La mozione propone l’installazione di bande sonore stradali (rumble strips)  che possono essere utili per i conducenti segnalando loro la necessità di ridurre velocità e distrazioni, specialmente in prossimità di intersezioni, attraversamenti pedonali, curve pericolose e nei punti ad alta incidentalità. Spetterà a Polizia Locale e ai tecnici comunali, – questa la richiesta – predisporre in tempi brevi uno studio preliminare che contenga il dettaglio dell’incidentalità delle strade urbane, la tipologia di bande sonore più idonee per larghezza, profilo, materiale, in modo che siano compatibili con la normativa e con le esigenze di sicurezza. Uno studio che non si limiti a programmaare ma che sia il più possibile concreto, con una stima dei costi di installazione, manutenzione ed eventuali opere correlate, come segnaletica, asfaltatura, illuminazione.

Chiesto inoltre un cronoprogramma delle attività e una valutazione dell’impatto acustico per i residenti, oltre alla consultazione, in fase progettuale, delle associazioni di tutela dei disabili e dei comitati di cittadini delle aree interessate, per minimizzare effetti indesiderati e garantire soluzioni compatibili con le esigenze locali.

Sarebbe utile, aggiunge Tacchini, “promuovere un intervento pilota in almeno due punti ritenuti prioritari, con monitoraggio dei risultati (dati di velocità, numero di incidenti e percezione dei cittadini) dopo 6 e 12 mesi dall’installazione”; mentre sul fronte dei finanziamenti saranno da ricercare eventuali fondi regionali, statali o europei “utili a cofinanziare gli interventi” oltre a “prevedere la voce finanziaria nel Bilancio Comunale qualora non siano disponibili contributi esterni”.

E per dare un segnale all’amministrazione che la situazione richiede interventi urgenti e concreti, la richiesta che venga riferito in Consiglio Comunale sullo stato d’avanzamento dello studio preliminare e sull’avvio del progetto pilota entro 120 giorni dall’approvazione della mozione. GB

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