Cronaca

Crisi del commercio, Comune chiama Regione: incontro il 17 settembre

Il Comune coinvolge regione Lombardia per cercare di risolvere i problemi che attanagliano il commercio cittadino, tornati in primo piano dopo l’addio polemico del titolare di Nara Camicie da via Verdi. Un cartello affisso alla vetrina nei giorni scorsi indicava infatti i motivi della chiusura: caro affitti, scarsa accessibilità della città, concorrenza della grande distribuzione.

“È certamente un tema strategico di grande rilievo quello dei negozi sfitti e in generale del commercio in città, che ci sta a cuore e su cui abbiamo intensamente lavorato e continueremo a lavorare”, afferma il sindaco Galimberti, che ha inviato una lettera all’assessore regionale allo Sviluppo Economico Alessandro Mattinzoli per un confronto sull’individuazione di misure a sostegno delle attività economiche già esistenti. Già fissata la data dell’incontro: sarà il 17 settembre.

È un tema da affrontare – continua Galimberti – coordinando una serie di interventi, perché si tratta di una questione complessa che deve essere affrontata da più fronti, da più attori e con una pluralità di strumenti. È infatti una questione di sistema. Se i negozi sono sfitti occorre disincentivare i proprietari a tenerli vuoti ed è per questo che già nel 2014 abbiamo alzato l’Imu proprio sui negozi sfitti come sui grandi centri commerciali al limite massimo previsto per legge. Ma non basta. Occorre incentivare ad occupare questi spazi. Abbiamo quindi costruito un insieme di incentivi ad imprese che intendono trasferirsi nei negozi sfitti e in immobili non occupati e, a fianco di questi incentivi fiscali significativi, abbiamo chiesto a Istituti di credito di costruire offerte di credito coordinate con gli incentivi proposti dal Comune. Già quattro banche hanno risposto facendo le loro proposte. Accanto al Comune e agli Istituti di credito anche tutto il sistema dei Confidi delle associazioni di categoria si è messo a disposizione per appoggiare questi aiuti e abbiamo costruito insieme un protocollo di lavoro. In questi anni è stato importante anche intercettare bandi e finanziamenti e alcune attività si sono aperte anche grazie a questi sostegni economici.

“Abbiamo avviato un’interlocuzione con i proprietari dei negozi sfitti e favorito l’incontro tra turismo e commercio con strumenti come la Welcome Card, abbiamo realizzato e programmato interventi di rigenerazione urbana. Ma siamo consapevoli che non basta ancora e, come abbiamo condiviso in momenti di confronto con le associazioni di categoria e con altri portatori di interesse del territorio, siamo consapevoli del fatto che, in particolare sul sostegno ai commercianti già attivi e insediati in negozi della città, gli incentivi devono essere studiati anche con la Regione. Abbiamo inviato una lettera all’Assessore al commercio chiedendo un incontro. Proprio nell’ottica di un lavoro di sistema, in accordo con il DUC e con le associazioni di categoria, vogliamo collaborare con Regione Lombardia individuando insieme possibili sostegni, aiuti, incentivi alle attività esistenti che ogni giorno si impegnano non solo per valorizzare la propria attività, ma il territorio urbano in generale. Continuare a trasformare la comune e comprensibile preoccupazione per imprese e lavoro in una costante volontà di impegno su questo tema specifico è un dovere che abbiamo ed è quello che vogliamo fare, insieme ai commercianti, alle associazioni e alle altre istituzioni pubbliche. Per farlo occorre continuare a individuare strumenti precisi, realizzarli e verificarne i risultati e coinvolgere tutte le realtà che devono e possono contribuire a creare ulteriori aiuti. Siamo sicuri che il nostro sistema città saprà lavorare con Regione Lombardia per realizzare questi obiettivi”. g.biagi

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