Cronaca

A2A, Fratelli d'Italia: "Accordo con
Ardian, il sindaco doveva informare"

“Quello che mi stupisce è che il sindaco non ci dica quale direzione prenderà A2A dopo la notizia, confermata anche dall’intervista a Siboni, dell’accordo con Ardian per la nascita di un newco nel settore dell’energia, di cui abbiamo appreso l’esistenza da un articolo di giornale”. E’ il segretario cittadino di Fratelli d’Italia Luca Grignani, che nella precedente veste di componente di minoranza nel Cda di Aem aveva votato contro la fusione Lgh A2A, a tornare sulla vicenda. “Ho massima stima del presidente Siboni, ma se questo accordo italo francese era già in fieri da mesi, perchè il sindaco Galimberti non ha mai informato la città e il consiglio comunale?”.

Luca Grignani, coordinatore cittadino FdI

Per Fratelli d’Italia, insomma, è la conferma di quanto il partito di minoranza sta dicendo fin dall’avvio della pertnership Lgh – A2A: i comuni minori che stanno per entrare nella compagine azionaria della muliutility milanese – bresciana, sono condannati a non contare e anon sapere più nulla.

“Dove c’è fumo c’è arrosto – replicano infatti in una nota lo stesso Grignani e i consiglieri comunali Marcello Ventura e Beppe Arena.
“Leggiamo oggi, ancora sulla cronaca bresciana, la dichiarazioni con cui il Capo Ufficio Stampa di A2A tenderebbe a tranquillizzare i cittadini a proposito della ipotizzata costituzione di un new.co tra A2A e il Fondo francese Ardian: sarebbe una new.co interamente controllata da A2A che rafforzerebbe la capacità industriale di quest’ultima, indipendentemente dal finanziamento francese di 1,5 miliardi.
A prescindere che si tratti o meno di una operazione meramente finanziaria, l’indiscrezione giornalistica di ieri sulla costituzione della new.co A2A/Ardien ha trovato dunque conferma. Bene quindi ha fatto Fratelli d’Italia a riprenderla pubblicamente.
La preoccupazione peraltro non ci abbandona”.

“Il C.d.A di Aem – affermano ancora –  proprio oggi ratificherà formalmente la decisione di Giunta e consiglio comunale di cedere Lgh a A2A, ponendo così (ahinoi) la pietra tombale sulla vicenda. La cabina di regia, la stanza dei bottoni, non è e non sarà più a Cremona, bensì presso la sede di A2A a Milano e a Brescia. Come lo stesso presidente Siboni ha detto, di questa operazione (finanziaria malcelata) col Fondo francese se ne parlava da oltre un anno e probabilmente ora starebbe per concretizzarsi.
Peccato che di questa operazione Sindaco e Giunta non ne abbiano mai parlato nè pubblicamente, nè in sede istituzionale, nè abbiano informato il consiglio comunale, tantomeno in occasione della decisione di cedere Lgh a A2A.
E’ dunque con ancora più forza di quanto fatto ieri che chiediamo al Sindaco e alla Giunta di immediatamente relazionare la città di quanto attualmente a loro conoscenza e di attivarsi per rendicontare puntualmente degli sviluppi e degli esiti della citata operazione, atteso che per i cittadini cremonesi questa non sarebbe altro che una delle prime conseguenze dell’intervenuta decisione di cedere Lgh ad A2A”. gb

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