Cronaca

Fusione A2A-Lgh: richiesta
chiarimenti da Corte dei Conti

Qual è stato il percorso che ha portato alla fusione tra Lgh e A2A? La domanda è contenuta nella Pec (messaggio di posta elettronica certificata, che ha valore di raccomandata) pervenuta questa mattina in Comune, da parte della Corte dei Conti. Una missiva arrivata come una doccia fredda sull’amministrazione comunale, sebbene forse prevedibile, alla luce delle vicende giudiziarie che hanno interessato altre province su situazioni analoghe.

La richiesta riguarda quali siano stati i passaggi, dalla giunta al consiglio comunale, che hanno portato ad approvare questa operazione, nonché i nomi di chi ha votato la delibera.

D’altro canto in molti, nella minoranza, avevano sollevato dubbi in merito a quanto si stava portando avanti, alla luce delle proclamazioni dell’Autorità Nazionale Anticorruzione sulla vendita del 51% di Lgh ad A2A, prima, nonché dal Tar Lombardia sull’aumento di capitale operata da A2A in AeB Seregno, poi. Senza dimenticare quanto affermato dal Consiglio di Stato sulla stessa operazione.

Insomma, i segnali non erano mancati, sebbene l’amministrazione comunale abbia sempre confermato la bontà delle proprie scelte e i benefici che avrebbero portato al territorio. Tuttavia neanche un paio di settimane fa qualche dubbio era stato sollevato anche da Astem, la municipalizzata di Lodi, che aveva chiesto un nuovo parere legale, soprattutto in merito alla procedura seguita fin dall’inizio: era infatti mancato un confronto tra diverse offerte, non essendo stata indetta una procedura ad evidenza pubblica. Parere da cui era emersa una bocciatura dell’operazione. Ora, la richiesta pervenuta dalla Corte dei Conti complica ulteriormente la situazione, ed espone il Comune di Cremona a potenziali conseguenze di tipo giuridico e amministrativo.

LaBos

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