Baby gang, accelerata del prefetto
"Entro primavera Daspo urbano"

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Prosegue il lavoro della Questura di Cremona volto a individuare nel più breve tempo possibile gli autori delle recenti aggressioni che hanno interessato il centro storico cremonese. A questo proposito, attenzione alta anche da parte della prefettura, che cerca di ricostruire quale tipo di fenomeno vi sia dietro.
“Stiamo cercando soprattutto di capire quale sia effettivamente l’entità del fatto” spiega il prefetto, Antonio Giannelli. “Quando le indagini, coordinate dall’autorità giudiziaria, porteranno a sapere con certezza le modalità di quanto accaduto, anche attraverso le analisi delle immagini riprese dalla videosorveglianza, forse capiremo anche di che cosa effettivamente si tratta: se di un singolo episodio o invece di una banda”.
Se così fosse, considerando che avete già sgominato una banda di minorenni dediti alla microcriminalità solo pochi mesi fa, potrebbe trattarsi di una sorte di emulazione?
“Alla luce di quelle che saranno gli sviluppi delle indagini, potremmo anche fare considerazioni di questo tipo. Non escludo nemmeno che gli autori di questi reati possano essere individuati nel più breve tempo possibile, speriamo anche in tempi diversi rispetto a quelli dell’altra volta“.
Fondamentale, in ogni caso, è agire in un’ottica di prevenzione, come si sta facendo con il Daspo urbano, tema su cui state lavorando da tempo…
“Fin da quando io mi sono insediato abbiamo lavorato sull’applicazione del Daspo urbano come misura preventiva. Non solo a Cremona, ma anche a Crema, a Casalmaggiore, a Soresina e a Piadena. Riteniamo sia uno strumento utilissimo a prevenire tutta una serie di situazioni. Al momento a Cremona bisogna attendere che si pronunci il consiglio comunale, mentre altri sono già pronti. Noi contiamo di aver terminato ogni iter entro l’inizio della primavera, così da mettere in campo una serie di azioni dissuasive prima dell’avvio della stagione estiva”.
Che tipo di azioni potranno essere messe in campo?
“Sicuramente azioni di controllo. La legge da possibilità, attraverso il Daspo, di avere un’analisi preventiva delle zone di rischio. Da ottobre dicembre è stato fatto un gran lavoro in questo senso, attraverso un’analisi tecnica, di concerto con le forze di polizia. Si è così andati ad individuare quelle che sono le zone del territorio a particolare rilevanza. Una volta terminati gli iter comunali, in queste aree sarà possibile fare controlli mirati, e quindi preventivamente allontanare persone che creano disturbo”.
Laura Bosio