Cronaca

Polizia locale: comandante Iubini
confermato per altri due anni

Il comandante Luca Iubini è stato confermato a capo della polizia locale di Cremona per i prossimi due anni; a stabilirlo, con voto unanime, la giunta comunale con delibera approvata nella seduta dello scorso 5 febbraio.

Iubini, bresciano, classe 1970 e una laurea in Giurisprudenza, era sbarcato all’ombra del Torrazzo nel febbraio del 2022 quando era stato scelto dall’allora sindaco Gianluca Galimberti; prima di allora, era responsabile del Servizio Sicurezza urbana del Comune di Brescia. Il suo contratto, della durata di tre anni, aveva scadenza il prossimo 15 febbraio ed ora è stato prolungato di un altro biennio.

Una scelta che trova soddisfatto anche il diretto interessato, che ha trovato in Cremona una seconda casa.
Lavorare in questi anni a Cremona– ha confermato Iubini – ha significato innanzitutto poter vivere un’esperienza davvero importante e significativa da un punto di vista umano e professionale; in questi tre anni ho cercato di fare tutto quello che ho potuto e ho imparato molto”.

La sicurezza è un tema oggi particolarmente sensibile e, secondo il comandante, se molto è stato fatto, ancora c’è molto da fare.
“In campo di sicurezza non si può dire di aver raggiunto obiettivi definitivi – ha proseguito li comandante – ma di avere creato una rete con tutte le agenzie di settore, statali e non; ora infatti le informazioni circolano, le buone prassi vengono messe a fattore comune e le azioni stesse possono essere concordate e condivise, per aumentare l’efficacia e l’efficienza a vantaggio dell’interesse pubblico”.

Tra i prossimi impegni in programma, anche il passaggio in commissione consiliare del nuovo regolamento della polizia locale, con una riunione fissata per il prossimo 13 febbraio, alle ore 17,30. Al centro delle modifiche, l’aggiornamento del Daspo urbano.

“Sicuramente è un profondo restyling di un articolo ormai datato – afferma in merito Iubini – che riguarda tutti quei provvedimenti di allontanamento inizialmente operati dalla polizia locale, dagli operatori ma anche dalle forze dell’ordine, che possono sfociare in un vero e proprio provvedimento questurile“.

“Va sottolineato – prosegue il comandante – che questo provvedimento è frutto di un lavoro fatto con tutte le agenzie pubbliche: dalla prefettura alla questura, passando per i carabinieri e la guardia di finanza; abbiamo individuato un mappato, analizzato le realtà, i luoghi e i comportamenti devianti e abbiamo cercato di inserirli in questo provvedimento, per fare in modo che gli operatori su strada avessero uno strumento in più sia di deterrenza che operativo, per contrastare fenomeni che provocano nel cittadino non solo disagio ma anche un senso proprio di insicurezza“.

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