Cultura

Tanti giovani per "Verrà l’estate"
libro d'esordio di Nicola Fioni

Nella foto da sinistra: Guido Damini, Nicola Maria Fioni, Rachele Bertoli, Cristina Coppola

Sala gremita a Spazio Comune per la presentazione di “Verrà l’estate”, il romanzo d’esordio di Nicola Maria Fioni, autore cremonese di 28 anni. L’evento, organizzato dall’Associazione Gli Ex dell’Aselli, ha visto la partecipazione di un pubblico giovane e attento. A moderare l’incontro è stata la giornalista Cristina Coppola (CR1), con letture di alcuni brani affidate allo storico e podcaster Guido Damini.

Dopo il saluto introduttivo di Rachele Bertoli, membro del consiglio direttivo degli Ex dell’Aselli, il dialogo con l’autore ha toccato i temi principali del libro: la post-adolescenza, la noia e il disorientamento di una generazione in bilico tra crescita e incertezze, ma anche il ruolo dell’amicizia e il rapporto con le figure genitoriali.

“Secondo me bisogna scrivere un libro sulla noia giovanile perché la noia giovanile può portare al disagio – ha spiegato Fioni -.  E poi mi sono chiesto, lo scrivo reale o con l’acceleratore? Ho messo l’acceleratore perché ci tenevo ad andare fuori dalla normalità delle nostre vite. Volevo andare un po’ più in là e ho condito con varie storie. Questo libro è scritto soprattutto per la gente di vent’anni, ma può essere anche una lettura interessante per chi magari è madre o padre, per chi ha figli più piccoli, per chi è un professore, perché racconta uno spaccato della società. Racconta un’estate apparentemente immobile, ma in realtà piena di tensioni sottili, in cui il protagonista, John, si muove tra esperienze, riflessioni e piccole fughe. Ho voluto spingermi oltre, senza censure, per raccontare la noia giovanile e tutto ciò che da essa può nascere”.

Uno dei simboli del libro è il narciso, fiore presente anche in copertina. “Il narcisismo è un tema centrale nel romanzo – ha aggiunto l’autore -, Non solo quello più riconoscibile e grandioso, ma anche quello più sottile e insicuro, che si nasconde dietro comportamenti apparentemente opposti”.

Durante l’incontro Guido Damini ha prestato la voce al libro, leggendo alcuni pezzi significativi che il pubblico ha apprezzato per la scrittura diretta e incisiva, capace di restituire con forza il senso di inquietudine e ricerca del protagonista.

Nel finale, senza svelare troppo, emerge un messaggio di trasformazione: “L’estate, nella metafora del titolo, è la stagione della maturazione  – ha raccontato Fioni -. Dopo la primavera dell’adolescenza, arriva il momento in cui bisogna iniziare a capire chi si è davvero”.

A chi gli ha chiesto come convincere i giovani a leggere, Fioni ha risposto: “Non esiste un libro giusto per tutti, ma esiste il libro giusto al momento giusto. Leggere è un modo per vivere più vite e per conoscersi meglio. Il punto è trovare la storia che ti parla davvero”.

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