Si torna a parlare di Tamoil
Osservatorio convocato il 10 marzo

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Il muro “mangia-smog”, gli investimenti nel fotovoltaico e nelle colonnine di ricarica elettrica, l’andamento dell‘inquinamento del sottosuolo nelle aree esterne. Tante le domande che riguardano il futuro di Tamoil a Cremona e che potrebbero trovare risposta nella prossima riunione dell’Osservatorio, la prima dell’amministrazione di Andrea Virgilio, che si svolgerà in Sala Quadri di Palazzo del Comunale, il 10 marzo alle 17. Oltre ai manager dell’azienda, parteciperanno i dirigenti comunali dei vari settori interessati e poi comando dei Vigili del Fuoco, prefettura, portatori di interesse come le canottiere rivierasche e associazini ambientalisle; sindacati.
All’ordine del giorno, “inquadramento del sito. Andamento attività di monitoraggio condotte da Tamoil Spa nel 2024 presso il sito di proprietà e aree esterne, in aderenza ai protocolli analitici approvati”, poi “andamento delle attività di monitoraggio condotte in contraddittorio da ARPA nel 2024, con riferimento ai risultati dei monitoraggi del 2023″, sia dentro fuori l’area di proprietà; e infine la relazione dell’Arpa sulla base dei dati dei piezometri e della carta idrogeologica nel 2024.
L’ultimo atto nella lunga vicenda giudiziaria che ha fatto seguito al primo processo è stato il 20 febbraio con l’archiviazione, per la seconda volta da parte della procura di Cremona, dei due esposti risalenti al 2022 di Gino Ruggeri, esponente del Partito Radicale e medaglia d’oro per la sua costituzione di parte civile, al posto dell’ente Comune, nel primo processo Tamoil; e di Legambiente, in cui si chiedeva alla procura di svolgere approfondite indagini per verificare la eventuale sussistenza di ipotesi di reato in ordine alla continuità, alla persistenza e all’attualità della contaminazione da idrocarburi delle aree esterne alla ex raffineria Tamoil.
Contro il decreto di archiviazione i due proponenti hanno presentato ricorso.
Giuliana Biagi