Maxi truffa alle anziane sorelle:
"Troppi, quei 74 prelievi"

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E’ ripreso oggi con l’esame dei testimoni di parte civile il processo contro l’ex funzionaria della banca Credito Emiliano, Cristina Pedrabissi, accusata di aver sottratto oltre due milioni di euro alle sorelle Giordana e Marise Zanardi, 92 e 90 anni, decedute nel 2020 a Cremona Solidale a distanza di sei mesi l’una dall’altra (la posizione del marito della Pedrabissi, Maurizio Merlini, deceduto a inizio febbraio, è stata stralciata).
Per la procura, la Pedrabissi, dopo essere riuscita a guadagnare la fiducia delle due vittime, sole e in precarie condizioni di salute, le avrebbe raggirate, spolpando il loro patrimonio nell’arco temporale di una decina di anni. L’imputata avrebbe indotto Giordana e Marise ad aprire conti correnti all’istituto di credito Fideuram, falsificando in alcune occasioni le loro sottoscrizioni in calce a documenti bancari, e comunque captando in modo fraudolento la loro firma, operando direttamente sui loro conti correnti anche attraverso internet.
Oggi, tra gli altri, è stata sentita la testimonianza dell’addetto allo sportello della filiale Credem di Cremona. “Su richiesta della Pedrabissi, facevo le operazioni di prelievo e consegnavo il contante alla collega“. Il testimone ha parlato di “74 operazioni effettuate” per conto delle due anziane. “Troppe”, a suo giudizio. “A me non piace dare i soldi senza avere i clienti davanti. Prima di effettuare le operazioni, comunque, ho sempre chiesto al direttore”, così come ha sostenuto di aver fatto anche in merito alla richiesta di emissione di due assegni circolari per un certo importo. “Si trattava di 350.000 euro chiesi da Marise Zanardi. La Pedrabissi mi aveva presentato il modulo sottoscritto dalla signora”.
A processo, oltre alla principale imputata, sono finite anche Carmen Bolzani, madre della ex funzionaria di banca, Irene Bodini, madre di Merlini, e Andrea Ottavia, la figlia di lui. Sono difese dall’avvocato Paolo Bregalanti di Cremona, mentre Pedrabissi è assistita dai legali Stefano Aterno ed Ernesto Belisario del Foro di Roma.
2.229.723 euro, complessivamente, la somma di denaro confluita su conti correnti o comunque nella disponibilità della bancaria, del marito e dei familiari, e oggetto poi di un successivo trasferimento-investimento in quote sociali e acquisto di immobili e oggetti/beni di lusso.
L’imputata si difenderà il prossimo 6 maggio.
Sara Pizzorni