Cronaca

Giovani in Centro: 36 associazioni
candidate per la coprogettazione

Il vecchio ospedale, ex chiesa di san Francesco fulcro del progetto di rigenerazione urbana Giovani in Centro

Dalla Caritas  all’Arci, dagli scout cattolici dell’Agesci alla Consulta Interuniversitaria, fino a realtà del Terzo Settore cremonese che si occupano di inclusione lavorativa di soggetti svantaggiati come le cooperative Gamma, Varietà, Antares. Sono alcune delle 36 associazioni che entro l’11 aprile, data di scadenza, hanno risposto positivamente all’avviso di manifestazione d’interesse del Comune di Cremona per coprogettare le attività del progetto Giovani in Centro. Che come noto, non è solo l‘operazione urbanistica da 17 milioni di euro che farà tornare fruibile buona parte dell’area del Vecchio Ospedale, mettendo in comunicazione pedonale Piazza Lodi con il parco del Vecchio Passeggio. Giovani in Centro vuole essere  un progetto di natura sociale, con finalità aggregative rivolte sopprattutto al mondo giovanile.

L’intenzione dell’amministrazione comunale è quella di valorizzare le competenze e le esperienze già presenti nel tessuto sociale  per avviare un processo di riutilizzo e ripensamento di luoghi oggi in disuso.

A queste prime 36 realtà associative se ne potranno aggiungere altre, nell’arco di una prossima finestra temporale.

Quattro le aree tematiche su cui verteranno i lavori, così come annunciate dal Comune: culture giovanili e coinvolgimento attivo dei giovani; Modelli organizzativi e gestionali; Inclusione sociale e lavorativa; Relazioni fra il progetto e la città.

Tra i 36 partecipanti si trovano soggetti noti e meno noti dell’associazionismo cremonese. C’è il centro Criaf diretto da Paola Cattenati, operante nel contrasto al disagio e alla promozione del benessere della famiglia; l’Alac, associazione latino americana, già presente in quel contesto con tante iniziative tra cui proprio il Vecchio Ospedale Festival appena concluso; Città Rurale OdV, attiva con diversi progetti per la  tutela dell’ambiente e la cittadinanza attiva, come ad esempio l’esperienza  di Urban  Bees.

Ma anche l’associazione No Spreco e la Camarada Films che si occupa di produzione di opere audiovisive, registrazioni sonore per il cinema e installazioni artistiche; e poi ancora Fondazione Arvedi Buschini e l’associazione Porte Aperte Festival, organizzatrice della rassegna che anima ormai da diversi anni la primavera cremonese. Senza dimenticare i consorzi di cooperative che si occupano di lavoro, dal Solco a Mestieri.

Dunque il motore è avviato, la prima convocazione delle associazioni in Comune è fissata per il giorno 8 maggio.
Giuliana Biagi

L’ELENCO DELLE ASSOCIAZIONI CANDIDATE

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