Politica

Fondi Tamoil, 4 Comuni di cintura
sostengono proposta Forza Italia

I comuni di cintura attorno a Cremona non parteciperanno alle audizioni sulla destinazione dei fondi derivati dal risarcimento Tamoil. A comunicarlo, in una notasono stati gli stessi sindaci di Gerre de’ Caprioli (Michel Marchi), Spinadesco (Roberto Lazzari), Sesto ed Uniti (Carlo Angelo Vezzini) e Bonemerse (Luca Ferrarini). fa eccezione il Comune di Stagno Lombardo, con il sindaco Roberto Mariani, che conferma invece la propria presenza.

Pur ringraziando “le autorità politiche che hanno inteso coinvolgere le Amministrazioni di cintura in questa valutazione afferente l’utilizzo dei fondi assegnati a ristoro del disastro ambientale causato, ed attualmente in corso, da parte della Società Tamoil”, scrivono, “la scelta di destinazione su somme vincolate da atti propri di una Giunta e di un Consiglio Comunale specifico, sono responsabilità politica degli stessi”.

Tuttavia, pur non partecipando alle audizioni, hanno voluto lasciare il proprio contributo. Per i sindaci, ad oggi risulta essere “molto pertinente la proposta, l’unica peraltro finora condivisa, pervenuta dal gruppo consiliare di Forza Italia per la realizzazione di un Masterplan Ambientale, per il quale confermeremmo sin da ora la nostra presenza e convinta partecipazione, come già avvenuto per lo studio epidemiologico di Ats Valpadana”, si legge ancora nella nota.

Forza Italia aveva presentato il masterplan sabato scorso: non un progetto, ma una “scaletta” di interventi da qui al 2026 per arrivare ad affidare da parte del Comune di Cremona un incarico a specialisti per la redazione di un progetto esecutivo da presentare poi a bandi per reperire fondi ben più consistenti dei 2,4 miioni di euro versati finora da Tamoil al Comune a titolo risarcitorio.

“L’intento della lettera – sottolinea Carlo Vezzini – è di riconoscere la piena totalità al Comune di Cremona e quindi a chi lo governa di utilizzare i suddetti fondi secondo la loro programmazione. La lettera ha soprattutto lo scopo di comunicare la disponibilità dei comuni ad un eventuale confronto territoriale. Il documento si mostra nella sua chiarezza e linearità assolutamente privo di qualsiasi lettura politica ma unicamente volto a dimostrare l’interesse dei firmatari al territorio. Per questo sentenziare che il documento sostenga una posizione piuttosto che un’altra è assolutamente limitante per la portata del tema. Essendo l’argomento ambientale talmente delicato e quotidiano un’ unica visione rischia di essere limitante per questo il confronto è sempre la soluzione vincente”.

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