Ambiente

Lega: coi fondi Tamoil una ciclabile
"naturalizzata" fino alla Capannina

Seconda giornata di audizioni oggi in Ufficio di Presidenza con funzione di commissione per la presentazione delle proposte di utilizzo dei fondi derivanti dal risarcimento Tamoil. In calendario tre pareri tecnici: quelli dei dirigenti comunali Marina Venturi (Area Vasta, Ambiente e Transizione ecologica); ed Emanuele Stoppa (Mobilità sostenibile, Verde pubblico, Protezione civile) e dell’avvocato Alessio Romanelli che ha assistito e assiste tuttora il Comune nella causa intentata dal Ministero dell’Ambiente presso il Tribunale di Brescia per il risarcimento del danno ambientale oltre che quello di  immagine derivante dell’inquinamento. Una causa che riprende in larga parte – ha detto – le motivazioni della sentenza penale che ha condannato i dirigenti Tamoil.

Il legale, che non è entrato nel merito delle proposte di utilizzo dei 2,4 milioni di euro già incamerati dal Comune a seguito delle sentenze penali, ha più volte ribadito che l’unico soggetto che può richiedere il risarcimento del danno ambientale è proprio il Ministero  che “ha chiesto la somma di 5 milioni di euro come costo delle misure di ripristino. Oltre a ulteriori 4 milioni di euro a titolo proprio, per il danno all’immagine che avrebbe subito a causa del danno ambientale”.

Il Comune di Cremona si è costituito nel processo bresciano “ad juvandum” cioè per supportare le ragioni del Ministero: se questo vincesse la causa, ovviamente ne trarrebbe beneficio il Comune stesso in quanto quel risarcimento dovrà essere reimpiegato sul territorio cremonese.

Tornando ai 2,4 milioni già disponibili, sul fronte delle proposte politiche è intervenuta Jane Alquati (capogruppo Lega), presentando una proposta che intende valorizzare l’ambiente del fiume Po. “Cremona – ha spiegato Alquati – è conosciuta non solo come Città d’Arte e della Liuteria, ma anche come Città d’Acqua, spesso citata come Capitale del Po. Il Porto fluviale della città è un terminale strategico dell’idrovia Padano-Veneta inserita nella rete TEN-T europea. Negli anni ’50 Cremona ospitava spiagge fluviali molto frequentate, poi scomparse a causa del degrado delle acque e della difficile accessibilità” e con questo progeto la Lega intende “rilanciare l’uso pubblico e sostenibile del fiume e del suo parco”.

In pratica si mira a garantire una fruizione sostenibile e accessibile del Parco del Po e delle Colonie Padane, agganciandosi al progetto di rinaturazione della lanca Livrini, già  finanziato attraverso il Pnrr, che prevede la riattivazione della lanca con lo scavo di un nuovo canale naturalizzato in attraversamento del Parco del Bosconello.
La proposta è di realizzare una pista pedonale/ciclabile “naturalizzata” tra le Colonie Padane e il parcheggio ex Capannina  da affiancare al nuovo canale, promuovendo così un circuito di turismo lento.  In pratica quindi  il progetto andrebbe a potenziare un intervento già previsto e finanziato (secondo stralcio dei lavori approvati dall’Aipo dello scorso novembre a valere su fondo Pnrr) amplificandeone l’utilità.

Verranno creati sentieri eco-compatibili, solo pedonali, accessibili anche a persone con disabilità con pavimentazione realizzata con materiali riciclati, armonizzati con il paesaggio in modo da creare in prospettiva una accessibilità graduale alle spiagge del Po, magari in vista di una possibile futura rimozione parziale del divieto di balneazione.

Il progetto ha anche una valenza didattica ambientale, con visite guidate e attività formative nelle oasi del territorio. Impatto atteso: un rinnovato rapporto tra città e fiume; aumento del turismo naturalistico; ensibilizzazione ambientale, oltre al miglioramento della quaità della vita e del tempo libero per i cittadini.

Come ha spiegato Alquati, l’idea iniziale di un progetto che porti i cremonesi a riscoprire gli spiaggioni deriva da un colloquio avuto diverso tempo fa con l’allora conservatore del Museo di Storia Naturale Cinzia Galli: “I bambini di Cremona conoscono la sabbia che hanno visto al mare o al lago, ma non sanno nulla di quella del fiume Po”.

Il 23 maggio in programma altre audizioni e il 28 le ultime, tra cui la proposta della Giunta Virgilio; quindi il 6 giugno riunione conclusiva dell’ufficio di presidenza per tirare le somme dei vari interventi e portare le conclusioni in consiglio comunale.
Giuliana Biagi

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