Cronaca

La storia del 70enne Piergiorgio e del cane Black Non saranno lasciati soli

Piergiorgio Storti, l'avvocato Luca Curatti e il cane Black

Una cosa è certa: il 70enne cremonese Piergiorgio Storti e il suo cane Black, anche se dovranno lasciare la cascina di Corte dè Cortesi con Cignone dove hanno vissuto da dieci anni in comodato d’uso, non saranno lasciati in mezzo ad una strada. Oggi nuova udienza davanti al giudice Andrea Milesi nella quale sono state esaminate le argomentazioni di entrambe le parti a sostegno delle proprie ragioni.

“Nel corso dell’udienza”, ha fatto sapere l’avvocato Luca Curatti, legale di Storti, “sono state ribadite in diritto le opposte argomentazioni delle parti, ma anche valutate eventuali proposte conciliative motivate dal consentire future e diverse collocazioni abitative”. Si torna davanti al giudice per la decisione il prossimo 29 aprile.

Lo scorso gennaio la storia del 70enne cremonese e del suo Black aveva fatto il giro d’Italia. In moltissimi, con telefonate, messaggi ed email si erano mobilitati per trovargli una sistemazione, facendo varie offerte di case, alloggi e denaro. Appelli anche a ‘Striscia la Notizia’ e a ‘Pomeriggio Cinque’, e poi, grazie all’interessamento del sindaco Luigi Rottoli e alla generosità di una coppia di bresciani, è stata individuata una cascina sempre a Corte dè Cortesi collocata nella zona centrale del paese proprio di fianco alla piazza. C’è un’aia immensa, ma è una struttura da sistemare.

Piergiorgio, che nella sua vita ha sempre lavorato (prima in un distributore di benzina e poi come operaio) e che gode di una piccola pensione, aveva ricevuto la lettera di sfratto, ma era in ospedale in gravi condizioni per Covid, e non essendosi presentato all’udienza per la risoluzione del contratto di comodato, si era trovato l’esecuzione di sfratto. “Purtroppo il mio cliente ha ricevuto il ricorso, ma è rimasto sul tavolo perchè è stato ricoverato”, aveva ricordato il suo legale.

Il 70enne, che deve la vita al suo cane, si era ammalato lo scorso marzo ed era stato in ospedale dal 21 marzo al 16 di aprile, per poi essere trasferito a Soresina per la riabilitazione. A casa era rientrato il 9 maggio del 2020. “Quando stavo male ho cercato il telefono, ma non potevo parlare”, aveva raccontato Piergiorgio. “Black ha abbaiato tantissimo e così il mio amico Mario ha capito che qualcosa non andava. Quando mi ha trovato, ero svenuto. Sopra di me c’era il mio cane che mi teneva al caldo”.

Sara Pizzorni

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