Tagli, il sindaco: "Governo ombra
locale in realtà fa ombra a Governo"

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Botta e risposta sul tema dei tagli alla spesa pubblica da parte del Governo, che stanno colpendo anche il territorio cremonese: per il Comune capoluogo, da qui ai prossimi 5 anni si parla di una diminuzione di 2.2 milioni di euro (9,5 milioni circa nell’intera provincia).
Dopo l’affondo di Alessandro Portesani a margine delle variazioni discusse in Commissione di Bilancio ieri, replica adesso il sindaco Andrea Virgilio: “Il centrodestra cremonese merita un premio: sono gli unici in Italia a vedere i tagli del governo come una semplice operazione contabile. Niente allarmi, niente preoccupazioni. Peccato che i loro colleghi sindaci, in altre città, la pensino diversamente: protestano, chiedono compensazioni, lanciano segnali d’allarme. Ma qui? Silenzio. Testa bassa. Spallucce.
“Intanto, gli enti locali sono costretti a fare acrobazie di bilancio: obbligati ad accantonare risorse oggi, diminuendo la capacità di spesa, spostarle all’anno successivo e sperare di poterle usare solo in conto capitale. Un bel problema per i servizi ai cittadini, che diventa insostenibile nei prossimi anni”.
“Ma tranquilli – è la conclusione ironica del sindaco – a Cremona abbiamo un governo ombra che, più che fare luce, sembra specializzato nel fare… ombra al governo”.
MARCHI: PER I SINDACI TORNA L’INCUBO VISSUTO NEGLI ANNI DEL PATTO DI STABILITA’. “Dopo i tagli ai Comuni del 2024 si aggiungeranno nel 2025 nuove limitazioni”, scrive sul suo profilo Facebook il sindaco di Gerre de Caprioli Michel Marchi. “Non saranno tagli veri e propri, ma accantonamenti di parte corrente spendibili l’anno successo in parte capitale per investimenti (commi 788-790).
“La ratio della Norma deriva dal nuovo patto di stabilità europeo che impone la contrazione della spesa allo Stato, e questa viene ovviamente scaricata anche sugli enti sotto ordinati.
“Ovviamente una riduzione della capacità di spesa in parte corrente (che sono i servizi quotidiani garantiti dai Comuni) è sempre un serio problema. Per chi come me ha vissuto, da Amministratore locale, gli anni del patto di stabilità (anche se solo gli ultimissimi e forse quelli meno complicati) questa novità è come un incubo che torna a fare capolino nel buio della notte.
Bisogna adottare ogni strategia per far comprendere che senza i Comuni lo Stato non esiste”.