Cronaca

Kebab: per le lesioni al titolare
offerto risarcimento di 600 euro

Sono comparsi oggi davanti ai giudici del collegio del tribunale di Cremona per rispondere di tentata rapina e lesioni, i gemelli albanesi di 18 anni per il quali il gip aveva disposto il giudizio immediato in merito a quanto accaduto la sera dello scorso 26 febbraio al kebab di via Guarneri del Gesù a Cremona. I due ragazzi, entrambi con indosso una tuta, hanno presenziato all’udienza  insieme ai loro legali, gli avvocati Marco Soldi e Guido Priori.

L’avvocato Marco Soldi

Non c’era, invece, la presunta vittima, il 39enne pakistano titolare del locale che era stato ferito alla fronte. Le sue dichiarazioni rilasciate durante le indagini sono già state acquisite, ma l’uomo dovrà comunque presentarsi la prossima udienza, fissata per il 29 settembre, per rispondere alle domande delle parti.

l due imputati, attraverso i loro legali, hanno espresso la volontà di risarcire il 39enne dalle lesioni riportate con un assegno già pronto di 600 euro. Se la parte offesa accetterà, il processo andrà avanti solo con l’accusa di tentata rapina. Già acquisiti anche i frame e il filmato della videosorveglianza. Nel corso del procedimento, fissato nelle udienze del 29 e 30 settembre, saranno sentiti anche i testimoni e gli stessi imputati, che si difenderanno.

L’avvocato Guido Priori

I due ragazzi, ai domiciliari dal 13 marzo scorso, erano stati arrestati la sera stessa dei fatti insieme ad un 15enne italiano.

I due maggiorenni, il minorenne e altri amici, tra cui una ragazza, stavano tornando da una festa di compleanno. Avevano bevuto molto. Poi erano entrati nel locale dove c’era stata una discussione tra il 15enne e il commerciante che si era rifiutato di farlo andare in bagno. Il pakistano lo avrebbe afferrato per un braccio ed era nata la colluttazione alla quale aveva preso parte anche uno dei gemelli.

Secondo l’accusa, il loro intento era quello di rubare il denaro della cassa, non riuscendoci. Il titolare era stato colpito con pugni al volto e con calci e minacciato con un coltello. All’uomo, che aveva riportato cinque giorni di prognosi per un trauma facciale, era stato intimato di consegnare i soldi della cassa, mentre la ragazza, che incitava gli altri a picchiare la vittima, si era impossessata di alcune bottiglie di birra portandole via dal frigorifero. Quando un passante era entrato nel negozio per soccorrere il pakistano, i ragazzi si erano dati alla fuga.

Sara Pizzorni

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